Troppo a destra. Il centrodestra di governo è troppo spostato a destra e a Silvio Berlusconi, da sempre attento ai sondaggi – e quelli relativi a Forza Italia in vista delle Regionali sono deludenti -, questo proprio non va. Anche perché teme che dal 13 febbraio possano riemergere i contrasti, mai sopiti, tra falchi e colombe azzurri.
“Per colpa di Fratelli d’Italia stiamo andando troppo a destra, ma non si vince senza un centro moderato. Fosse per me, in Lombardia voterei Moratti” confessa il Cav a uno dei suoi più stretti collaboratori, di fatto scaricando Meloni e Salvini, impensierito soprattutto dal rischio cannibalizzazione dei suoi voti moderati da parte di FdI e Lega.
Lo sfogo del Cavaliere è sensato: in Lombardia, terra di Lega e Forza Italia, la Meloni è in ascesa e Berlusconi non vuole che prenda troppo terreno, come accaduto per le Politiche. “Non riusciranno mai a dividere il centrodestra – ha detto Berlusconi pubblicamente ieri, in una manifestazione per il candidato presidente del Lazio Francesco Rocca, alla presenza del premier, ma l’aria è da resa dei conti -. Il centrodestra esiste grazie a me, Forza Italia è l’esclusiva rappresentante del Ppe in Italia. Dal punto di vista dei numeri, siamo una forza politica indispensabile per tenerein vita questa maggioranza e questo governo”. Un chiaro monito alla Meloni, alleata considerata “ingrata”.
La verità è che Berlusconi ha paura. I sondaggi danni FdI nel Lazio quattro volte più forte di Lega e Forza Italia messi insieme, mentre in Lombardia il partito della Meloni viene dato tre volte più forte della Lega, con Salvini che rischia di non andare oltre il 10% in casa sua e Forza Italia molto più indietro. Se così fosse, la Meloni si prenderebbe ancora di più il dominio del centrodestra.