È di Giulia Cecchettin il corpo di donna ritrovato vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone.
Il lago si trova lungo la direzione seguita dall’auto di Filippo Turetta, nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo l’aggressione, ripresa dalle telecamere di un’azienda, da parte del giovane ai danni della ragazza, avvenuta nell’area industriale di Fossò, a una trentina di chilometri da Venezia. Il corpo è stato recuperato in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo. Oltre al lago di Barcis, le verifiche erano state estese, anche grazie all’utilizzo di un elicottero, anche all’impervia strada secondaria che collega con la località turistica del Piancavallo e lungo l’intera strada regionale 251, fino alla diga del Vajont e al confine con il Veneto.
Giulia Cecchettin indossava i vestiti del giorno della scomparsa
Giulia Cecchettin aveva gli stessi abiti che indossava al momento della scomparsa. La procura e i carabinieri sono in attesa dei risultati degli esami sulle macchie di sangue trovate sul marciapiede della strada vicinale della zona industriale a Fossò (Venezia), dove la 22enne è stata aggredita dal suo ex fidanzato. Sul corpo recuperato verranno effettuati i prelievi di tessuto e di sangue per estrarre il profilo genetico e confrontarlo con quello dei familiari di Giulia.
La Fiat di Filippo mercoledì in Austria
Sarebbe intanto stato confermato il passaggio della Fiat Punto in Austria. La vettura, mercoledì scorso, sarebbe stata infatti registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Come anticipato all’inizio, a poca distanza dal cadavere di Giulia, in un parcheggio utilizzato dai villeggianti per posteggiare roulotte e camper, è stata ritrovata una Fiat Punto: i carabinieri, dopo aver verificato la corrispondenza del numero di targa con quella di proprietà di Turetta, hanno escluso che sia la sua.