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Trump fa retromarcia: “Scioccato dalle violenze, ora serve una riconciliazione”

Per la prima volta Donald Trump ha riconosciuto la sconfitta alle elezioni presidenziali americane, ammettendo che il 20 gennaio sarà il turno di una nuova amministrazione destinata a insediarsi. Lo ha fatto in un discorso durante il quale ha preso le distanze dalle violenze dell’assalto al Congresso, senza però mai nominare direttamente il nuovo inquilino della Casa Bianca, Joe Biden: “Il mio obiettivo ora è di assicurare una transizione dei poteri tranquilla e ordinata”.

Un colpo di scena arrivato attraverso un video apparso su Twitter in cui, dopo i tragici eventi che hanno scosso l’America e il mondo in queste ore, Trump si è rivolto agli americani condannando le violenze e lanciando un appello alla riconciliazione. “È l’ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell’America” ha affermato il presidente uscente.

Poi la condanna ai manifestanti di Capital Hill: “Voi non rappresentate il nostro Paese. E coloro che hanno infranto la legge pagheranno” ha affermato, dicendosi scioccato da quanto accaduto e ribadendo come l’America deve essere il Paese del ‘law and order’. Nessun cenno, stavolta, a presunti brogli elettori e nessuna denuncia di elezioni truccate, ma solo un richiamo alla lotta per difendere la democrazia americana e assicurare l’integrità del voto.Una presa di posizione arrivata dopo che si sono a lungo rincorse voci su una possibile rimozione dall’incarico di Trump prima del 20 gennaio, giorno in cui Biden si insedierà alla Casa Bianca. I leader democratici in Congresso, Nancy Pelosi e Chuck Schumer, hanno richiesto il ricorso al venticinquesimo emendamento e, in caso contrario, si sono detti pronti anche a un nuovo impeachment. Ma il vicepresidente Mike Pence, che ha un ruolo fondamentale per innescare l’eventuale rimozione del presidente, si è detto contrario, così come Joe Biden.

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