Non ci ha girato intorno Donald Trump, chiarendo fin da subito via Twitter che “qualora l’Iran dovesse colpire qualsiasi persona o bersaglio americano, gli Usa reagiranno rapidamente e in modo assoluto, forse in modo sproporzionato”. Stando alle indiscrezioni dei giornali americani, tra le intenzioni del presidente ci sarebbe anche quella di bombardare, se necessario, i siti culturali iraniani, una posizione che lo ha messo in contrasto con il Pentagono. Il segretario della Difesa Mark Esper ha chiarito alla Cnn che “gli Stati Uniti rispetteranno le leggi dei conflitti armati”.
Il Guardian a tal proposito ha deciso di spiegare cosa accadrebbe se il presidente decidesse davvero di attaccare i luoghi simbolo dello Stato iraniano. Tra le bellezze distrutte ci sarebbe ad esempio Persepoli, capitale dell’impero achemenide, uno dei siti archeologici più grandi al mondo risalente al VI sec. a.C. e ancora oggi, nonostante i tanti saccheggi negli anni, custode di innumerevoli bellezze come statue e bassorilievi.
In Iran è presente anche il più grande edifico adobe del mondo. La cittadella di Bam, costruita nel VI sec. a.C. e posizionata in cima a una collina, è una vera e propria fortezza con strade, case e bazar delimitate da mura alte sette metri. Non meno interessante è la capitale achemenide Parsargadae costruita da Ciro il Grande, del quale è presente la tomba. Una città caratterizzata da palazzi a colonne ed edifici disposti su giardini separati dai corsi d’acqua, che è stata fonte di ispirazione per la realizzazione dell’indiana Taj Mahal e l’Alhambra, in Andalusia.
Sul fronte religioso, gli armeni hanno costruito la Cattedrale di Vank, vicino a Isfahan (città dell’Iran centrale), ricca di affreschi e intagli dorati. A rischio sarebbe anche, in caso di bombardamenti, la
Moschea Shan Cheragh, situata nella città di Shiraz, luogo di pellegrinaggio famosa per i mosaici a specchio che creano un incredibile spettacolo di luci. La moschea più grande del mondo, che accoglie ben 25 milioni di fedeli l’anno, è invece il santuario dell’Imam Reza, a Mashhad. Tra le torri più alte al mondo c’è anche quella funeraria Gonbad-e Kavus (oltre 50 metri) costruita agli inizi del XI secolo.
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