L’America tifa Italia, alle prese con uno scontro, quello con Bruxelles, che vede Trump prendere le nostre difese. O almeno questo è quanto riferito da Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e consigliere economico di Matteo Salvini, reduce da un colloquio alla Casa Bianca con Larry Kudlow, uomo molto vicino al presidente americano. “Sono sorpresi, quasi stupefatti. Non capiscono come mai, se noi vogliamo fare un po’ più deficit per rilanciare la crescita, ci debba essere vietato”.
Siri ha sottolineato come nei nostri confronti “di sicuro non c’è condanna. Semmai ho colto interesse, attenzione e volontà di darci una mano”. Come potrebbe aiutarci l’America? “Là sono molto interessati a investire in Italia, per esempio nei settori della logistica e delle telecomunicazioni. Visti dagli Usa, i nostri fondamentali sono solidi, abbiamo il secondo risparmio privato al mondo, le famiglie meno gravate dai debiti in Europa, 4mila miliardi di capitale immobiliare. Altro che default”.
Parole che arrivano in un momento concitato, con lo scontro tra l’Italia e l’Europa che si fanno sempre più accesi. Siri ha spiegato in proposito: “
Chi punta su un accordo al ribasso con l’Europa rischia di scottarsi. Anche perché la Commissione ripropone un’austerità che non ha mai funzionato, è inconciliabile con il nostro progetto di sviluppo”.Spazi per andare incontro alle pretese dell’Ue? “All’interno dello stesso perimetro, che non si tocca, alcune misure possono essere migliorate. Non escludo che i nostri colleghi del M5S possano valutare questa opportunità. Ma lo faremo tutti insieme. Nel governo, posso garantirlo, c’è forte collaborazione. Di Maio si è sempre dimostrato aperto, pragmatico, tutt’altro che ideologico”.
Da Salvini a Trump, ecco perché a vincere è la destra più estrema (e come fermarla)