Fabio Tuiach ospite di Myrta Merlino. E sono subito fuochi d’artificio a L’aria che tira tra l’ex portuale di Trieste No green pass e la conduttrice. La giornalista pone una serie di domande all’ex pugile, da poco licenziato perché sceso in piazza a manifestare quando si era messo in malattia. Lui, che è da poco guarito dal Covid insieme a tutta la sua famiglia, ribatte punto su punto. Ma le sue teorie sul Covid indignano la Merlino che lo incalza. A quel punto Tuiach sbotta: “Ci state raccontando un sacco di balle”.
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La Merlino domanda al suo ospite se “valeva la pena” protestare contro il green pass per poi essere licenziato e prendersi pure il Covid. “Valeva la pena. O si lotta adesso contro questa dittatura o non so quando”, replica deciso Tuiach. “Io ho preso il Covid ma è stata un’influenza come tutte le altre. Lo hanno preso pure mia moglie e i miei figli. È passato a tutti. Qualcuno muore di Covid, è vero”, prosegue confermando di non aver cambiato affatto idea su vaccino e green pass.
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A quel punto la conduttrice conferma di conoscere “un sacco di gente” che ha preso il Covid come l’influenza. Ma anche “un sacco di gente per cui è stato un inferno. Che ha il long Covid. Che se l’è cavata ma ancora non sta bene. Di questo ne dobbiamo tenere conto? O il fatto che lei abbia avuto un’esperienza di Covid leggero fa sì che il Covid è una fesseria scusi?”, domanda poi all’ex portuale con un tono abbastanza infastidito. Tuiach le dà ragione. “Però c’è una cosa importante. – aggiunge – il Covid non è detto che lo prendi. Il vaccino invece ti vogliono obbligare a fartelo e ogni tanto qualcuno muore di vaccino”. E cita alcuni esempi di persone morte dopo essersi vaccinate.
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“C’è gente che ha più paura del vaccino che del Covid”, insiste Tuiach provocando però la reazione della giornalista. “Scusi un attimo però. Abbia pazienza. – sbotta Myrta Merlino – I casi singoli non fanno statistica. Io le posso citare che i morti per Covid in questo Paese sono 132mila. A mio parere un numero spaventoso, terribile, da guerra”, lo incalza. “Hai visto i morti degli altri anni di influenza che ogni anno fa una strage?”, la interrompe però Tuiach. “Sono stato in malattia dopo che mi hanno riempito di botte e sono uscito alle 9 di sera, fuori dall’orario di malattia. Sono stato licenziato, è una dittatura e si muoveranno i miei avvocati”, promette Tuiach. “I miei colleghi li sento tutti, non è vero che sono finiti in terapia intensiva, ci state raccontando un sacco di balle”, replica poi alla Merlno che chiosa sconsolata: “Mi pare che parliamo lingue tanto diverse”.
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