Allungare la stagione del turismo balneare in Italia è possibile grazie a fattori meteorologici e climatici favorevoli e a un’interessante offerta di eventi.
Questo il risultato di uno studio realizzato da PaesiOnLine in collaborazione con Datameteo per allungare la stagione balneare.
I fattori della destagionalizzazione del turismo balneare
Le destinazioni turistiche analizzate da PaesiOnLine e Datameteo sono rappresentative di alcune zone della penisola in cui il turismo è una delle principali leve di sviluppo economico, legato però alla stagionalità del turismo balneare. Per ogni località Datameteo ha individuato alcuni valori climatici (temperature medie, massime e minime, giorni di pioggia) registrati nei mesi da aprile a ottobre nei 5 anni dal 2011 al 2015. L’obbiettivo è stato quello di analizzare se in questi luoghi sia possibile promuovere il turismo balneare, e non solo, in mesi diversi da quelli prettamente estivi.
Un’analisi che ha dato un risultato positivo, grazie anche alla presenza nei luoghi considerati di un’interessante offerta di eventi che arricchiscono l’offerta turistica.
Dove praticare il turismo balneare fuori stagione
Sette le località italiane prese in considerazione: la Sicilia Orientale, l’Isola di Lampedusa, la Sicilia Occidentale, la Calabria Meridionale, il Cilento, il Salento e la Sardegna Sudorientale.
In modo da verificare l’effettiva possibilità di queste località di attirare turisti fuori stagione, i valori rilevati sono stati confrontati con cinque fra le destinazioni più note e frequentate del turismo balneare internazionale, come Maldive, Zanzibar, Messico e Cuba.
Un confronto da cui è emerso come le località italiane, in fatto di clima, non abbi amano niente da invidiare a queste mete nei mesi presi in esame, costituendo dunque una valida alternativa.
I mesi della destagionalizzazione del turismo balneare
Se, come è facile immaginare, nell’intervallo preso in considerazione, settembre è il mese più favorevole, i dati raccolti mostrano che anche ottobre offre condizioni meteorologiche di tutto rispetto. In questi due mesi si registrano infatti temperature più elevate rispetto ad aprile e maggio: mesi primaverili che beneficiano invece di un minori giorni di pioggia.
Il contributo degli eventi al turismo balneare fuori stagione
Se le mete turistiche prese in considerazione sono indubbiamente ricche di manifestazioni e appuntamenti interessanti nei mesi di luglio e agosto, l’offerta esistente nei mesi presi in in esame dallo studio si dimostra di tutto rispetto, tanto da rendere possibile e reale una destagionalizzazione del turismo balneare.
Se prendiamo, ad esempio, la Sicilia Orientale ciò che emerge è una costellazione di appuntamenti pieni di attrattiva che vanno dalla sagra del pistacchio di Bronte all’Ottobrata Zafferanese.
Un fenomeno questo che si ripete anche nelle altre località prese in considerazione dello studio, e che dimostra come sia possibile puntare sull’allungamento della stagione turistica balneare sfruttando un clima favorevole e magari investendo sull’ampliamento dell’offerta di eventi e manifestazioni.
[Foto di Sicilia!-Flickr]