È una fase molto delicata per l’Ue. Si sta giocando tutto ma l’Unione arranca. E ora viene tradita – come era ampiamente ipotizzabile – un’altra promessa, quella dell’immunità in estate che avrebbe permesso al turismo di riprendere e agli Stati di tornare lentamente alla normalità. Invece non sarà possibile. Un rapporto riservato – ripreso dal Messaggero – rivela che per l’Italia l’immunità al 30 giugno sarà appena al 57%. E ora si teme che l’incidente negli Usa su Johnson&Johnson possa frenare ulteriormente le consegne. (Continua a leggere dopo la foto)
Vaccinare il 70% degli europei entro luglio. Era questo l’obiettivo fissato da Thierry Breton, commissario Ue al Mercato interno e capo della task force sui vaccini. Tuttavia, un documento interno condiviso fra i rappresentanti degli Stati membri rivela che questo è poco più di un miraggio. Scrivono Francesco Malfetano e Gabriele Rosana su Il Messaggero: “Secondo le proiezioni contenute in una bozza circolata appena prima di Pasqua durante l’ultimo Coreper – la riunione a porte chiuse dei rappresentanti per-manenti dei governi a Bruxelles – e diffuse da Bloomberg, solo il 55% dei cittadini Ue sarà vaccinato entro giugno, cioè entro la fine del trimestre appena iniziato”. (Continua a leggere dopo la foto)
L’Italia è nel gruppo di mezzo, con una previsione del 57,14% di vaccinati. “A spiegare il divario fra i Paesi sono le scelte compiute da ciascun governo al momento del pre-acquisto delle dosi incluse nel pacchetto Ue (scelte – è bene ricordarlo – fatte prima dell’avvio della campagna vaccinale e prima che esplodesse il caos ritardi nelle forniture). Al centro del tavolo da cui poi è trapelato il dossier, c’era un tentativo di redistribuire 3 dei 10 milioni di dosi aggiuntive acquistate dalla Ue da Pfizer ai paesi più penalizzati. Un passaggio che, secondo il premier portoghese António Costa – presidente di turno del Consiglio Ue – consentirà di avere almeno il 45% degli adulti vaccinati entro giugno in ogni Stato dell’Ue. Insomma, un’ulteriore conferma, a conti fatti, che l’obiettivo 70% sotto il sole di luglio è, in realtà, un miraggio”. (Continua a leggere dopo la foto)
Ma l’Ue ora potrebbe anche dover fare i conti con un ulteriore stop. Non è infatti chiaro che ripercussioni possa avere in Europa l’incidente verificatosi negli Stati Uniti all’interno di un impianto di produzione di Johnson&Johnson. “Il dubbio che inizia a prendere piede è che quando ad inizio marzo, dopo la dichiarazione di una fonte anonima della Ue, si era parlato di ritardi nella consegna delle 55 milioni di dosi destinate all’Ue da J&J per il secondo trimestre, non ci si fosse affatto sbagliati”.
Ti potrebbe interessare anche: Sondaggi, Draghi resta il leader più apprezzato. Male la Lega di Salvini