Croce e delizia di ogni leader politico che si rispetti, i sondaggi assumono in queste settimane ad alta tensione un ruolo chiave, tanto per i partiti di governo quanto per l’opposizione. Ogni mossa, infatti, viene pesata soprattutto in base agli umori dell’elettorato, onde evitare pericolosi autogol. E gli italiani, al momento, sembrano non avere dubbi: il personaggio più apprezzato dell’intero scenario era e resta il premier Giuseppe Conte, il cui appeal continua a crescere nonostante le difficoltà.
Conte è al momento il leader più apprezzato, con il 63% delle preferenze. Raccogliendo apprezzamenti non soltanto all’interno dell’elettorato Pd e Cinque Stelle, ma anche tra chi sostiene altri partiti. Un dato che arriva dall’ultimo sondaggio Ipsos e che vede al secondo posto, molto staccata, Giorgia Meloni (36%), seguita dal ministro della Salute Roberto Speranza (32%) a pari merito con Matteo Salvini. Poco sotto il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini (28%) e Luigi Di Maio (26%).
Nonostante le difficoltà della gestione della Fase 2, insomma, Conte può godere di immutata fiducia. E un suo eventuale ingresso nello scenario politico resta, ad oggi, la variabile più pericolosa per l’esito di eventuali elezioni. Le rilevazioni vedono al momento la Lega ancora come primo partito d’Italia, ma con percentuali in calo (24%) e con il Pd non lontanissimo (20,4%). In risalita il Movimento Cinque Stelle al 18%.
A completare il quadro Fratelli d’Italia al 16,3% e Forza Italia al 7,2 %, Italia Viva (2,9%) e Azione (2,8%). Un quadro complessivo di grande incertezza e che vede proprio nella figura di Conte la possibile mina vagante. Un suo ingresso in campo potrebbe catalizzare i voti dello schieramento di centrosinistra ma anche portar via consenso ai moderati di centrodestra. Rendendo così più incerto che mai l’esito finale.
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