Sembrava un passaggio di poco conto, la firma di Beppe Grillo che si associa a quella di altre personalità del mondo della politica (tra le quali Matteo Renzi) e non solo a un documento virtuale redatto dal noto virologo Roberto Burioni. Una sorta di patto a difesa della scienza, che prevede l’impegno delle forze politiche nello sconfessare ogni forma di pseudoscienza e pseudomedicina, una scelta difesa dallo stesso comico genovese: “il progresso della scienza deve essere riconosciuto come un valore universale dell’umanità e non può essere negato o distorto per fini politici e/o elettorali”.
Grillo ha poi aggiunto: “Trovare stupefacente che io abbia sottoscritto questo patto richiede una mentalità pari a quella dei terrapiattisti. Davvero io posso essere No-Vax?”. Una serie di affermazioni, compresa l’ultima sui vaccini, che però non sono piaciute a tutti. Il popolo dei grillini o simpatizzanti tali sui social, infatti, è un vasto agglomerato che comprende al suo interno posizioni alle volte anche molto diverse tra loro. E così, ecco che alcuni sostenitori pentastellati sono passati al contrattacco, sentendosi traditi.
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“Sei l’artefice del più bieco e vile comportamento umano, il tradimento, grazie per esserti rivelato questa è la fine politica tua e dei 5 stelle” scrive ad esempio Roberto P. Ma anche: “Ora so chi sei. E mi dispiace molto per te” (Andrea T.). E, proseguendo sulla stessa falsariga: “Avete tradito gli elettori del M5s. Ci avevate promesso di abolire i vaccini e invece adesso ce li volete iniettare con forza. Bel voltagabbana! Per me potete sparire dalla Storia, voterò Pd alle prossime elezioni solo per farvi un torto! (Eusebio P.)”.
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“Che vergogna. Prima del 4 marzo avete battagliato per la 119, accusato il Pd di aver votato una legge incostituzionale, in campagna avevate promesso di abrogare la 119 e oggi firmate il patto con Renzi e Burioni. Nessuno è anti vaccinista, esistono però concetti come la libertà di scelta e il rispetto del consenso informato che sono alla base di ogni stato moderno”. Insomma una piccola insurrezione, non condivisa da tutti i militanti, che ha lasciato il segno. Con tanto di “vaffa” rigirati verso l’autore degli ormai celebri V-Day. Che, per ora, ha scelto di non rispondere a chi lo accusa di aver voltato le spalle ai principi del Movimento.
Grillo e Renzi a braccetto: dopo tanto odio, il patto a sorpresa firmato dai due