Carlo Freccero sommerso dalle critiche per le sue tesi sulla presunta messa in scena di alcune stragi in Ucraina. L’ex dirigente Rai viene criticato persino da Massimo Cacciari, il filosofo che fa parte insieme a lui della Commissione Dubbio e Precauzione, nata proprio per combattere le presunte fake news del governo sulla pandemia. A puntare il dito contro Freccero c’è però anche Al Bano. Il cantautore pugliese non si capacita del fatto che si possa affermare che “la guerra è un film”.
“Come si fa a negare la verità? Mi auguro che non sia un modo per farsi notare. – dichiara indignato Al Bano all’Adnkronos parlando di Freccero – È drammatico che ci sia gente così. Rispetto tutti coloro che hanno idee diverse, anche dalle mie, ma come si fa a dire che la guerra è un film? Magari fosse un film”, sbuffa il cantautore di Cellino San Marco.
“Io ospito qui da me a Cellino una mamma ucraina con il figlio e due alunni che lei curava. – racconta ancora Al Bano – Tutti fuggiti dalla guerra. E quando ho visto il bambino più piccolo, che ha 7 anni, aveva sugli occhi due macchie nere perché era stato sotto una pioggia di bombe. Mi sono venuti i brividi!”, esclama. Poi rivela di avere una cugina che fin dai tempi della tragedia di Chernobyl si era offerta di ospitare dei ragazzi ucraini. “Ora che è arrivato il tempo delle bombe, grazie a mia cugina sono a riuscito ad aiutare queste povere persone”, conclude.
A parziale discolpa di Freccero, come ha spiegato lui stesso durante La Zanzara, c’è il fatto che l’autore televisivo aveva espresso i suoi dubbi esclusivamente riguardo all’episodio della ragazza bionda incinta, ferita durante il presunto bombardamento dell’ospedale di Mariupol da parte dei russi. Data anche per morta, la ragazza sta invece benissimo con il suo bambino. E si trova in Russia dove ha rilasciato diverse interviste. Certo, i dubbi di Freccero si allargano anche alla strage di Bucha. E forse è questa la molla che ha fatto scattare la reazione di Al Bano.
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