Nelle scorse ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’ex presidente americano George W. Bush hanno avuto una lunga videochiamata. Al termine del colloquio, Zelensky ha invitato a Kiev il suo interlocutore. Secondo quanto riporta una nota della presidenza ucraina, Zelensky ha “ringraziato gli Stati Uniti, gli americani, visto come ci considerano sui social, scendono in strada, sostengono l’Ucraina con le bandiere”. Secondo il presidente ucraino, “gli americani sono persone sincere, di mentalità aperta. Abbiamo valori comuni”.
Per Bush “è stato un onore di trascorrere alcuni minuti parlando con Zelensky, il Winston Churchill dei nostri tempi”. Un paragone che avrà sicuramente messo in imbarazzo Zelensky. L’ex presidente americano, che ha ricoperto due mandati dal 2000 al 2008, ringrazia il presidente ucraino “per la sua leadership, il suo esempio, il suo impegno per la libertà” e riconosce apertamente il “coraggio del popolo ucraino”. Bush rivela anche che Zelensky gli ha assicurato che “non ci saranno titubanze nella loro lotta contro la barbarie e la violenza di Putin. Continueremo a stare con gli ucraini che difendono la loro libertà”.
Ecco il post completo pubblicato da Bush sul suo profilo Instagram. “È stato un onore passare alcuni minuti a parlare con il presidente Zelensky, il Winston Churchill dei nostri tempi, questa mattina. – scrive Bush – Ho ringraziato il Presidente per la sua guida, il suo esempio e il suo impegno per la libertà e ho reso onore al coraggio del popolo ucraino. Il presidente Zelensky mi ha assicurato che non ci saranno titubanze nella loro lotta contro la barbarie e la delinquenza di Putin. Gli americani sono ispirati dalla loro forza d’animo e resilienza. Continueremo a sostenere gli ucraini, mentre difendono la loro libertà”.
Churchill divenne storicamente famoso per aver promesso “lacrime e sangue” al suo popolo nel 1940, quando l’invasione nazista della Gran Bretagna sembrava imminente e inevitabile. La sua guida politica contribuì certamente alla vittoria della Seconda guerra mondiale da parte degli Alleati. Anche se, nelle elezioni immediatamente successive al conflitto, Churchill venne sonoramente bocciato dagli elettori.