Ospite di Fuori dal coro, Giorgia Meloni si scontra con Mario Giordano sulla guerra in Ucraina. Il conduttore sostiene che continuando ad inviare armi agli ucraini la guerra non finirà molto presto e il costo di vite umane da pagare sarà altissimo. Ma la Meloni tiene il punto difendendo il diritto di Kiev di difendersi dall’invasione russa.
“Il populista cattivo dice che non ci sono soldi per gli italiani ma si danno soldi per aumentare le armi”, così Giordano provoca la sua ospite. “Su questa lettura non sono d’accordo con lei. – replica decisa la Meloni – E glielo dico perché Fratelli d’Italia è l’unico partito che l’aumento delle spese militari ce l’ha nel programma dalla sua nascita. Ben sapendo che è un tema impopolare. Perché in Italia noi pensiamo che siccome il nostro Paese ripudia la guerra e in guerra non ci andiamo, i soldi per gli armamenti non servono a niente. Ma purtroppo non è così”.
“Noi ci lamentiamo dell’eccessiva ingerenza che gli americani hanno a casa nostra. – spiega ancora Giorgia Meloni – Ma questa roba qui noi ce la siamo cercata perché l’adesione alla Nato ad esempio prevede che tu debba investire il 2% del tuo Pil in spese militari. Questo vuol dire che, o noi siamo in grado di difenderci da soli, o c’è qualcun altro che ci difende. Quando qualcun altro ci difende non lo fa gratis. Ti chiede molto di più in cambio di quello che ci costa investire sulle spese militari”.
Secondo la leader di Fdi “Kiev ha diritto di difendersi. Ho imparato dai latini ‘si vis pacem para bellum’, se vuoi la pace prepara la guerra. Se oggi abbiamo una vaga possibilità di costringere Putin a una trattativa è grazie al fatto che gli ucraini combattono. Siccome quello della Russia è un disegno, se l’Ucraina viene conquistata facilmente, domani è l’ora della Moldavia e forse della Finlandia. Non possiamo sostenere la legittima difesa quando un ladro ti entra dentro casa e non quando un esercito ti invade la tua nazione. Io sostengo sempre la legittima difesa”, conclude.
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