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Umbria, la candidata di Salvini ha lasciato un buco di 4 milioni nel suo paese (quando era sindaca)

La partita per le regionali in Umbria si accende più che mai. E ora spunta un dettaglio che potrebbe compromettere la corsa di Donatella Tesei, candidata per il centrodestra. La Tesei è stata sindaca del paesino umbro di Montefalco per dieci anni: 6mila anime e un rosso da record. Il documento ufficiale parla di 1,6 milioni e l’opposizione triplica il dato. I residenti del borgo postano su Facebook le immagini di strade rattoppate e rifiuti che straripano dai cassonetti.

I dieci anni trascorsi da Donatella Tesei alla guida del comune di Montefalco, dunque, non sono esattamente quel fiero e lindo vessillo da agitare davanti alle folle nelle piazze pre-elettorali umbre. Salvini la definisce la “persona giusta al posto giusto”, e se queste sono le premesse…

La candidata governatrice del centrodestra ha lasciato in rosso la patria del Sagrantino. Il gruppo consiliare di Terni del Movimento 5 Stelle ieri sera dopo aver ascoltato le parole del sindaco Leonardo Latini che ammetteva un ulteriore disavanzo di 5 milioni di euro nel bilancio comunale, ha esposto alcuni cartelli sui quali si ironizzava proprio sui debiti lasciati da Donatella Tesei: “Parlateci di Montefalco”, oppure “L’Umbria leghista parte dai debiti”.

“Nel consiglio comunale il Sindaco e l’assessore hanno confermato la presenza di un disavanzo di almeno 5 milioni di euro. Un ulteriore buco dopo il dissesto, che dimostra che l’incapacità gestionale della Lega non è un caso isolato”, scrive in un post il candidato al consiglio regionale Thomas De Luca. “L’Umbria leghista parte dai disavanzi”.

In serata è arrivata la solita replica della Lega con le solite argomentazione per sfuggire dal discorso reale: “A loro sfugge la gravità di quanto successo a Bibbiano e dei tragici fatti che hanno visto bambini strappati alle famiglie con l’inganno, abusi, minacce, elettroshock. Fanno pena i grillini – scrive la Saltamartini – che oggi per nascondere l’inciucio che hanno protratto non solo al Governo nazionale, ma anche in Regione Umbria dove si alleano con quelli che hanno denunciato, oggi scambiano la necessità di una battaglia sacrosanta per la difesa dei minori con una becera propaganda elettorale”.

“Una scena del genere con i grillini ternani con il sorriso sul volto che strumentalizzano per fini elettorali il dramma di decine di bambini e relative famiglie di Bibbiano è davvero vergognosa. Gli umbri li cacceranno dell’Umbria”. E quindi ancora via con il “parlateci di Bibbiano”, senza dare risposte sull’enorme buco di 4 milioni in un paesino di 6mila anime.

 

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