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Caso Soumahoro: la suocera indagata per truffa aggravata

Nuovi particolari sull’inchiesta che vede indagata la suocera di Aboubakar Soumahoro. Secondo quanto si apprende, alla signora Marie Therese Mukamitsindo sono contestati, tra gli altri, anche i reati di truffa aggravata e false fatturazioni nell’ambito dell’indagine dei magistrati di Latina sulla gestione di due cooperative per migranti: Karibu e Consorzio Aid. Al momento la suocera di Soumahoro sarebbe l’unica persona iscritta nel registro degli indagati. Le indagini della Guardia di Finanza in corso dovranno accertare che fine hanno fatto i soldi che i lavoratori delle coop affermano di non aver mai ricevuto come stipendio.

Aboubakar Soumahoro

“A volte non c’era l’acqua calda, i termosifoni non funzionavano, non c’era gas, non c’era corrente”, denuncia un migrante impiegato nella cooperativa Karibu, intervistato da un inviato della trasmissione di Massimo Giletti, Non è l’Arena. “I ragazzi, i minori, quando si svegliavano non trovavano latte per fare colazione. – accusa un altro – I ragazzi dovevano mangiare fuori e tornavano solo per dormire. Senza contratto di lavoro, senza stipendio. Mi hanno pagato solo due volte in due anni”.

“Fu veramente difficilissima perché lì ci furono dei ritardi veramente importanti, avevo delle difficoltà incredibili. La Karibu disse che la prefettura aveva dei ritardi e che anche loro si ritrovavano in difficoltà”, questa invece la testimonianza di una donna che dice di aver lavorato per le cooperative gestite dalla famiglia Soumahoro. Ma questa accusa viene smentita sia dal sindaco di Monte San Biagio, Federico Carnevale, sia dall’ex primo cittadino di Roccagorga, Nancy Piccaro, secondo la quale “si è sentito dire che Roccagorga deve dei soldi alla Karibu. Non è assolutamente così perché il Comune non deve nulla alla Karibu”.

C’è chi invece, come un uomo di cui non viene fornita l’identità, punta il dito direttamente contro il neo deputato Aboubakar Soumahoro: “Lui sapeva benissimo tutto quello che stava succedendo, conosce tutta la situazione di ogni casa. Quello che ho fatto adesso l’ho fatto quella volta, ho riso. Si vedeva che era una pagliacciata”, aggiunge il testimone facendo riferimento alla sua reazione di fronte alle immagini di Soumahoro con gli stivali da lavoro in piazza Monte Citorio.

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