Un calendario a tappe per affrontare al meglio il delicato momento in cui l’Italia rialzerà la testa per tornare a vivere, dopo mesi di chiusura forzata imposti dal coronavirus. In attesa dell’annuncio ufficiale, Conte sta lavorando insieme al comitato tecnico-scientifico e alla task force guidata da Vincenzo Colao per uno schema di ripartenza graduale: ogni lunedì (27 aprile, 4 maggio, 11 maggio e 18 maggio) porterà con sé qualche novità, fermo restando il monitoraggio continuo del numero di positivi e decessi che potrebbe far saltare di colpo ogni piano.
Il primo giorno da segnare in rosso sul calendario potrebbe così essere il 27 aprile, quando a ripartire potrebbero essere quei settori identificati come meno rischiosi. A
utomotive, moda, componentistica e le fabbriche che costruiscono macchinari per agricoltura e silvicoltura. Il tutto sempre che si trovi rapidamente l’accordo con i sindacati, ancora dubbiosi sulle norme di sicurezza per i lavoratori. Poi sarà la volta del 4 maggio, quando a riprendere dovrebbero essere le attività con indici di rischio basso.Non un vero e proprio “rompete le righe”, ma un deciso passo avanti che vedrebbe muoversi c
ostruzioni, settore manifatturiero e tessile, commercio all’ingrosso, laboratori e attività di ricerca. Possibile la ripartenza anche di Lotto e Superenalotto. Gli spostamenti sarebbero resi liberi all’interno della stessa Regione, con stop all’autocertificazione per i movimenti all’interno del proprio Comune di residenza. Dovrebbero inoltre partire le sperimentazioni di nuove regole per l’uso dei mezzi pubblici, con ingressi contingentati e tariffe diverse in base all’orario.L’11 maggio potrebbe essere la data del via per il commercio al dettaglio, ma anche per parrucchieri e centri estetici, che potranno far entrare le persone in rapporto uno a uno. Le attività dovranno garantire la possibilità di distanziamento sociale e l’uso delle protezioni individuali. Alcune attività, come i negozi di abbigliamento, avranno l’obbligo di sanificazione dei prodotti. Infine il 18 maggio, data chiave per ristoranti e bar che dovranno comunque seguire limitazioni per gli ingressi e regole precise per evitare assembramenti. Nessuna data prevista, al momento, per attività come teatri e concerti, mentre resta in piedi l’ipotesi del rilancio dei cinema all’aperto.
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