Matteo Salvini non ci sta. Il leader della Lega si lancia in difesa di Mario Giordano e del suo programma, Fuori dal Coro, censurato dall’Agcom per l’infelice frase di Vittorio Feltri. Il direttore di Libero aveva definito i meridionali “inferiori” in diretta tv, ma secondo il leader della Lega la sanzione nei confronti della trasmissione è stata una mossa sbagliata, una vera e propria censura. Il tutto nonostante lo stesso ex ministro dell’Interno sia stato a sua volta tra i primi a criticare il giornalista negli scorsi giorni per quanto accaduto.
L’Agcom aveva deciso di avviare un procedimento sanzionatorio nei confronti della società del Gruppo Mediaset che manda in onda la trasmissione di Mario Giordano, Rti, per “istigazione all’odio”. Il tutto perché, spiega la stessa Autorità garante, il conduttore non avrebbe preso con forza e immediatezza le distanze da quelle parole pronunciate da Vittorio Feltri durante la sua trasmissione. Cosa che ha fatto solo in un secondo momento, assicurando però di voler continuare a invitare il direttore di Libero.
L’accusa nei confronti di Giordano è proprio quella di aver ospitato un personaggio che fa di un linguaggio che incita all’odio e alla discriminazione i suoi punti di forza. Per Salvini, però, dietro la decisione dell’Agcom ci sarebbe il pretesto per mettere il bavaglio a Mario Giordano. “
Mario Giordano e la sua trasmissione Fuoridalcoro rischiano la multa per ‘Incitamento all’odio’. Ma stiamo scherzando? Con la scusa dell’intolleranza, qualcuno aumenta i bavagli, pensa alla #censura (a senso unico) e mette a rischio la libertà. Solidarietà a @mariogiordano5!” è stato il commento di Salvini.Non sono mancate però le repliche seccate di alcuni utenti, soprattutto del Sud del Paese, che hanno invitato Salvini a non cercare più voti nelle loro Regioni, visto che non considera così gravi le parole pronunciate da Vittorio Feltri durante la trasmissione di Mario Giordano. Una polemica che, c’è da scommetterci, andrà avanti ancora a lungo.
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