Scelta per il piano nazionale Industria 4.0, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, guarda al futuro e a una nuova concezione di fabbrica valorizzata dalle tecnologie digitali.
Il centro di formazione e di ricerca di eccellenza, già nella “cabina di regia” governativa per la gestione del piano dedicato a Industria 4.0, non si adagia sulla posizione conquistata la guarda già verso Industria 5.0, proponendo temi e tecnologie legate a robotica collaborativa, realtà virtuale, sicurezza. E ipotizzando nuove normative a livello tecnologico e soprattutto robotico, e un generale ripensamento della fabbrica del futuro, dove manifattura e ricerca si uniscono.
Un nuovo “rinascimento industriale” che per la Scuola Sant’Anna è possibile grazie ai presupposti di Industria 4.0: connettività totale, dentro e fuori la fabbrica.
Le idee e le strategie per il suo “Competence Center 4.0”, saranno presentate nell’ambito del piano nazionale Industria 4.0, venerdì 31 marzo dalle ore 14.30, presso la Fondazione Piaggio, a Pontedera.
Alla presentazione interverranno, otre al rettore Pierdomenico Perata, alcuni dei direttori dei sei Istituti della Scuola Superiore Sant’Anna, tra cui Paolo Dario (direttore dell’Istituto di BioRobotica) e Massimo Bergamasco (direttore dell’Istituto di Tecnologie della comunicazione, informazione e percezione), la parlamentare e docente di bioingegneria Maria Chiara Carrozza, rappresentanti di università e di grandi imprese “fornitrici” di tecnologia. Nell’occasione la Scuola Superiore Sant’Anna renderà noti gli obiettivi e le caratteristiche del piano per vincere la sfida rappresentata da uno dei più grandi e ambiziosi piani di politica industriale degli ultimi decenni.
Con l’evento di venerdì 31 marzo la Scuola Superiore Sant’Anna avvia anche il confronto con le aziende che si rivolgeranno al “Competence Center 4.0” per sviluppare soluzioni o per contribuire a risolvere criticità legate all’introduzione di tecnologie e strumenti innovativi, nella gestione e nella produzione.
Dall’Industria 4.0 all’Industria 5.0
L’obiettivo della proposta di “Competence Center 4.0” è lavorare per le imprese con le imprese stesse – insieme ai gruppi dell’imprenditoria italiana – nella “value chain” (“catena del valore”) del programma governativo. Questa “catena del valore” è già in grado di fornire le tecnologie necessarie a competere con gli altri paesi che pensano a modelli di industria 5.0. La grande sfida è mantenere la leadership nell’eccellenza estendendola però alla vasta platea delle piccole e piccolissime imprese.
“Vogliamo cogliere l’opportunità e la sfida di quella che è la prima vera iniziativa di politica industriale in Italia da oltre 30 anni e vogliamo farlo – affermano Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, e Paolo Dario, coordinatore del gruppo di lavoro sul progetto del ‘Competence Center 4.0’ della Scuola Superiore Sant’Anna – guardando profondamente alle esigenze dell’Italia di oggi ma con uno slancio di visione al futuro, verso la nostra idea di Industria 5.0. La Scuola Superiore Sant’Anna possiede gli strumenti per contribuire a ‘effetti catapulta’ nella nostra economia basati sulle logiche della nuova industria, ha il dovere e la responsabilità di essere parte attiva in quello che potrà essere un processo di cambiamento epocale, in cui gli attori principali saranno le imprese. Vogliamo – aggiungono – che la nostra manifattura crei prodotti sempre più su misura frutto dell’eccellenza che deriva da tradizione ed esperienza, ma in modo nuovo e profondamente innovativo grazie all’utilizzo massiccio di tecnologie avanzatissime che insegneremo a utilizzare, a nuovi paradigmi del lavoro e della fabbrica, sempre più ‘diffusa’ e aperta, alla connessione sempre più intelligente tra le macchine e l’uomo, che resta sempre al centro di ogni nostra visione”.