Lega e Cinque Stelle, almeno per ora, sono tornati d’accordo. Nello specifico, su una guerra all’Europa da condurre insieme, mano nella mano, costi quel che costi. Dopo i segnali di apertura delle scorse ore a Bruxelles, ecco arrivare la retromarcia di Salvini che rassicura il Movimento: “Nessuna trattativa”. A rivelarlo è il Corriere della Sera, che parla di una ritrovata intesa tra i due vicepremier, convinti di dover soltanto tenere botta in attesa delle prossime elezioni europee.
Una tornata che potrebbe ridefinire il volto dell’Ue, in caso di avanzata netta dei sovranisti, e cambiare il futuro i un’Italia in attesa di sanzioni per la manovra.
Il premier Conte si presenterà così a mani vuote al tavolo del presidente della Commissione, a Bruxelles. Gli parlerà di investimenti e clausole di salvaguardia, senza però cedere un millimetro o fornire prove dell’impegno italiano per rimettersi in carreggiata. Un cedimento, quello del presidente del Consiglio, costretto ad arrendersi alla volontà di Salvini e Di Maio.Conte avrebbe infatti voluto imbastire una trattativa, limando qua e là per ottenere in cambio la benevolenza di Bruxelles. Niente da fare.
Se la manovra sarà ritoccata, ha fatto già sapere Di Maio, avverrà non certo nei suoi capisaldi ma attraverso un centinaio di emendamenti. E non è detto non comportino ulteriori spese, quasi a completare lo schiaffo finale all’Europa.Restano però le incertezze sul rinnovato accordo. Salvini e Di Maio continuano infatti a inseguirsi da giorni, allontanandosi per poi riavvicinarsi. Reggeranno entrambi su posizioni così intransigenti? L’incognita principale restano i mercati: vero che ieri il differenziale è sceso a 311 proprio nel giorno dell’apertura della procedura di infrazione, ma ha toccato i suoi massimi dal 2013 un altro indicatore allarmante. Una situazione che alla fine potrebbe rompere il patto gialloverde.
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