Un prete e un tassista romano si spengono quasi simultaneamente e si presentano uniti davanti ai cancelli del Paradiso. San Pietro si rivolge al tassista chiedendo: “Chi sei?”. Il tassista si presenta, e San Pietro, consultando il suo grande libro, annuncia: “Bene, entra pure, gli è stata riservata una stanza al nostro albergo: si trova nell’attico, con una vista panoramica su tutti i beati e le bellezze dell’Universo”. Il tassista ringrazia e varca i cancelli.
Successivamente, è il turno del prete che si presenta davanti a San Pietro. Dopo aver controllato il suo registro, San Pietro dichiara: “Bene, entra. Ti è stata assegnata una branda nella camerata comune; ci sono già altre nove persone, ma non abbiamo altri posti disponibili”. Il prete non può fare a meno di esprimere la sua perplessità: “Ma come è possibile? Al tassista hanno dato una stanza singola nell’attico, mentre a me spetta solo una branda nella camerata! Questo non ha senso, non c’è più giustizia!”. San Pietro risponde con saggezza: “Qui noi consideriamo i risultati. Mentre tu pregavi, la gente dormiva; ma quando il tassista guidava, la gente pregava!”