Una cena per tentare di ridistendere gli animi, organizzata in fretta e furia poco dopo la fine dell’ultimo Consiglio dei ministri. Conte, il premier che fatica a tenere dritta la barra in mezzo a tante difficoltà, ha raccolto tutti e organizzato un pasto collettivo in un locale del centro di Roma, un modo per tentare di riportare il sereno dopo feroci discussioni spaziati dall’ex Ilva al fondo salva-Stati in discussione a Bruxelles. Presenti gli esponenti di tutti e tre i partiti di maggioranza, compresi nomi grossi come Di Maio e Franceschini.
Gli argomenti da affrontare, a tavola, non sono mancati. La speranza di Conte è provare a ricompattare un po’ il gruppo, minato da pericolose divisioni. A partire proprio da quel Mes, il fondo monetario europeo, contro il quale si erano scagliate le opposizioni e che ha visto ora la posizione netta di Di Maio, deciso a dire no alla riforma dell’istituto. Conte non potrà così firmare quando sarà chiamato al Consiglio Europeo il prossimo 12 e 13 dicembre, lui che nei mesi scorsi aveva lavorato al testo. Una situazione piuttosto imbarazzante per il premier, che teme le ire di Bruxelles.
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I Cinque Stelle però, al momento, sono categorici. E non molleranno facilmente una posizione che, ai loro occhi, è in linea con quei cittadini ultimamente parecchio allergici già di loro al voto pentastellato. Altre scelte impopolari potrebbero rompere definitivamente il rapporto tra il Movimento e la gente che reclama a gran voce un cambiamento e così Conte dovrà inventarsi l’ennesima magia per riuscire a portare a casa un passaggio più che delicato.
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Il tutto senza dimenticare il fronte ex Ilva, quello che aveva visto lo stesso Conte aprire, nei giorni scorsi, alla possibilità di concedere lo scudo al colosso dell’acciaio ArcelorMittal per salvaguardare i posti di lavoro a Taranto. Difficile, anche in questo caso, convincere i Cinque Stelle della necessità di mediare con una multinazionale che porta avanti i propri interessi sul territorio pugliese. Un clima sempre più incandescente, col premier-pompiere più in difficoltà che mai.
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