Vai al contenuto

Matteo Salvini denunciato: la notizia a sorpresa, chi punta il dito contro il leader della Lega

Una denuncia presentata in via amministrativa contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Firmata dall’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco. La lettera è stata scritta dal coordinatore nazionale Costantino Saporito e indirizzata al leader della Lega, al prefetto Bruno Frattasi capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e al responsabile dell’ufficio Garanzia dei diritti sindacali. Una scelta arrivata per dire basta all’abitudine del numero uno del Carroccio di apparire in pubblico con addosso una lunga lista di divise.

Salvini nel corso degli ultimi mesi ha infatti indossato gli indumenti di ordinanza di alcuni reparti della Polizia, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco. Nella lettura del rappresentante della USB, si configurerebbe il porto abusivo di divisa e troverebbe applicazione l’articolo 498 del Codice Penale: “Chiunque fuori dei casi previsti dall’articolo 497-ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, ovvero indossa abusivamente in pubblico l’abito ecclesiastico, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929”.Lo stesso Spirito ha poi spiegato attraverso il suo profilo Facebook: “Facciamo ancora più chiarezza: è vietato indossare divise complete di gradi e mostrine che possano generare confusione e far sembrare che ci si trovi davvero davanti a un poliziotto o a un carabiniere o a un finanziere o corpi equiparati. Indossare semplicemente una maglietta senza gradi né stellette non è invece reato. Il ministro Salvini ha risolto il problema alla sua maniera: lui li ha indossati tutti, i giacconi, i giubbotti e le magliette che fanno tanto ‘sicurezza’ nonché materiale di propaganda social”.
Di conseguenza, il sindacato dei Vigili del Fuoco chiede che sia “bloccato immediatamente questo uso improprio che sta generando azioni estemporanee da parte di chi crede che tutto vale e la legge non vada rispettata”.

In tempo di guerra, il web è trincea: i fiancheggiatori di Salvini in soccorso dopo il crollo sui social

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure