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Una fossa comune in piena New York: la foto simbolo dell’emergenza negli Usa

Tanti morti, troppi. Una strage silenziosa, quella che sta colpendo da giorni New York, città che si è trasformata ormai nell’epicentro del contagio in America. Con i cimiteri che non riescono più ad accogliere le vittime del coronavirus e le autorità americane costrette a optare per la creazione di fosse comuni. Immagini agghiaccianti, che rimandano subito ad altre, terribili epidemie del passato. 

Una fossa comune è stata scavata a Hart Island, dove decine di lavoratori sono stati assunti a contratto proprio per scavare una grande tomba che potesse contenere chi ha perso la vita a causa del covid-19. Dentro, i corpi di chi non ha parenti o la cui famiglia non è in grado di sostenere le spese per il funerale e la sepoltura. Con i numeri della crisi in costante ascesa, si stima che in questi ultimi giorni la media di persone sia di una ventina ogni ventiquattro ore.  Lo Stato di New York conta adesso un maggior numero di casi di coronavirus rispetto a qualsiasi Paese del mondo eccetto gli Usa, secondo l’ultimo bilancio aggiornato della Johns Hopkins University. Il bollettino dell’università americana segna un totale di 161.807 casi nello Stato di New York (di cui ben 87.028 a New York City), con un recente aumento di oltre 10.000 casi. Il solo Stato di NY, che ha circa 19,5 milioni di abitanti (2018), ha quindi superato anche la Spagna, che registra al momento 153.222 contagi e occupa il secondo posto dopo gli Usa (466.299) nella classifica dei Paesi con il maggior numero di casi di Covid-19.Un quadro allarmante, nonostante il calo fatto segnare nei nuovi ricoveri che ha fatto tirare un sospiro di sollievo almeno parziale. Il virologo Antony Fauci, a capo della task force della Casa Bianca contro il coronavirus, ha infatti commentato: ”Quello che stiamo facendo sta funzionando. Per quanto riguarda i morti è stata una brutta settimana. In effetti ogni giorno sembra registrare un record nel numero dei morti se paragonato al giorno precedente. Nello stesso tempo in cui vediamo un aumento di morti, vediamo anche una notevole diminuzione tra chi necessità di essere ricoverato”.

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