Unipol ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto pari a 92 milioni di euro, un risultato che se confrontato coi 195 milioni contabilizzati un anno fa, non è propriamente eccezionale.
In ogni caso la raccolta diretta nel mercato delle assicurazioni conquista un buon 5.8% con un equivalente in termini assoluti che è pari a 4.78 miliardi di euro: gran bell’esito considerando che nei primi tre mesi del 2015 la raccolta segnava quota 4.52 miliardi di euro. Ad influenzare questo ottimo andamento è stato il comparto Vita, che stacca il resto delle divisioni interne con una corsa del +10.8%.
Buono, poi, il patrimonio netto di pertinenza e il rendimento nel portafoglio titoli che ha portato a un 3.4% rispetto agli asset investiti.
Il management di Unipol ha così approvato il piano che condurrà la società fino al 2018, dandosi come obiettivo principale quello di garantire una redditività che sia sostenibile nel tempo. I vertici hanno inoltre segnalato l’intenzione di razionalizzare i costi e di voler dirottare i risparmi ottenuti nel finanziamento di iniziative di piano industriale. Il tutto, per un utile netto consolidato che si stima essere compreso tra 1.5 e 1.7 miliardi di euro.
Viviana Bottalico