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Uomo ucciso da un orso, l’opinione di Mauro Corona: “Se vai in montagna accetti i rischi”

Sta facendo ancora discutere la notizia dell’uomo ucciso da un orso mentre faceva jogging in un bosco. È accaduto in Trentino, precisamente in Val di Sole, dove il runner 26enne Andrea Papi è stato ritrovato senza vita dopo che la compagna ne aveva denunciato la scomparsa. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della sua morte e se sia stato veramente l’animale ad aggredirlo. Anche se sembrano esserci pochi dubbi. Intanto il noto alpinista e scrittore, Mauro Corona, raggiunto da La Stampa, esprime la sua opinione sull’accaduto. Parole fuori dal coro come spesso gli capita.
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ucciso da orso Corona

Ucciso da un orso: l’opinione di Mauro Corona

“O stai sul divano, o vai in montagna e accetti i rischi, compresi l’incontro con gli animali. – così Mauro Corona sull’uomo ucciso da un orso – Mi spiace per quel giovane, ma sarà stato l’orso? Vedremo. In certi periodi l’orso è più pericoloso, soprattutto l’orsa quando ha i cuccioli, poi c’è la storia dei cani che i plantigradi avvertono come nemico. E se ci sarà certezza che il giovane è stato ucciso dall’orso, sarà ucciso anche l’orso. Così sarà, ma non si può uccidere l’orso che uccide. L’uomo, al solito, vuole decidere lui, vuole piegare la Natura”.

“Nel mare ci sono gli squali e se ci vai rischi di essere aggredito. – prosegue Mauro Corona – Che facciamo? Ammazziamo tutti gli squali, oppure cerchiamo di evitarli? Siamo i padroni del mondo, dalle profondità oceaniche alla punta delle montagne? Ma dai. A me non viene in mente di prendere una barca e ficcarmi in mare. Che fine farei? Ma il mare ha orizzonti aperti, lontani e fa paura, in montagna ci sono boschi e sentieri e uno va, anche senza conoscere. Pericolo? Non si pone neanche il problema”.

Corona racconta che “un amico che gestisce il rifugio Carota d’Alpago un giorno si è trovato circondato da sette lupi, non sapeva che fare. Per fortuna se ne sono andati. Quante volte ho visto genitori camminare con i bimbi in spalla e senza casco. Basta un corvo per far cadere un sasso, per non parlare dei camosci che corrono e saltano e possono provocare piccole frane. Che fare? Non ci si può difendere dai sassi e così per gli orsi, occorre conoscere le loro abitudini, stare attenti. E se ce sono troppi bisogna recintarli. Il rispetto della natura passa per la conoscenza e il sapere ci indica che la natura ha anche aspetti pericolosi e altri abitanti oltre a noi”, conclude così il suo pensiero sull’uomo ucciso da un orso.
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