Il Parlamento italiano come il Bundestag tedesco. Il rischio che i dati dei parlamentari siano manipolati da hacker assoldati da paesi antioccidentali o contrari alla stabilità nel nostro Paese è molto alto e lo ha confermato in una relazione il presidente del Copasir, Adolfo Urso.
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Urso ha indicato nel sistema della posta elettronica dei deputati e dei senatori l’anello debole della catena di sicurezza e ha invitato i presidenti dimissionari delle due camere, Fico e Casellati, a prendere urgentemente “misure di carattere tecnico e organizzativo volte a contrastare il possibile verificarsi di tali circostanze anche nel caso del Parlamento italiano”.