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Usa, la polizia spintona un 75enne: “Cranio fratturato, non può camminare”

Gli Usa sono una polveriera. Le proteste non si apprestano a terminare, Trump sembra avere la situazione fuori controllo sia in merito all’ordine pubblico, sia nella gestione dell’emergenza coronavirus. Negli Usa, infatti, i morti di covid-19 hanno superato quota 117mila, più della prima guerra mondiale. Mentre per le strade delle città continuano i cortei e le proteste per la questione razziale americana e contro l’abuso di potere delle forze dell’ordine. E qui veniamo a un altro episodio davvero da brividi. Dopo il video di 8 minuti e 46 secondi che precede la morte di George Floyd e prima delle immagini che hanno documentato l’ennesima uccisione di un uomo afroamericano, Rayshard Brooks, colpito alle spalle da tre proiettili sparati da un agente di polizia, nella galleria degli orrori degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine negli Stati Uniti c’è il video di Martin Gugino, il 75enne di Buffalo (stato di New York, Usa) spinto a terra brutalmente dalla polizia il 5 giugno.

Secondo il suo avvocato, intervistato dalla Cnn e ripreso da Open, l’uomo si sarebbe fratturato il cranio e – a distanza di quasi due settimane – non sarebbe ancora in grado di camminare. “Escludendo qualcosa di insolito e imprevisto, questa settimana non mi aspetto grandi cambiamenti”, dichiara l’avvocato. All’epoca il governatore democratico dello stato di New York (Usa), Andrew Cuomo, aveva definito l’episodio “ingiustificato e vergognoso”.

In seguito alla sua richiesta i due poliziotti coinvolti erano stati sospesi, ma non dopo che la polizia avesse pubblicato un primo comunicato in cui sosteneva che l’uomo fosse inciampato, ferendosi da solo. La sospensione però non era servita a placare le proteste che nei giorni successivi avevano raggiunto il loro apice a New York. Nei giorni successivi all’incidente sui social media circolavano diverse teorie secondo cui l’uomo avrebbe finto l’incidente – teorie che hanno trovato anche una sponda nel presidente americano Donald Trump.

Su Twitter, Trump aveva ipotizzato che si trattava di una messa in scena, nonostante nel video si vedesse l’uomo perdere sangue dall’orecchio dopo essere caduto a terra. D’allora, i due ufficiali coinvolti – Aaron Torgalski, 39 anni, e Robert McCabe, 32 anni – si sono dichiarati innocenti e sono stati rilasciati senza cauzione.

 

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