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Usa, allarme fuga di notizie alla Casa Bianca: Trump vieta i cellulari

Donald Trump torna all’attacco, via twitter (come gli piace fare spesso) e con nuove regole interne per la Casa Bianca. Il provvedimento più significativo riguarda il divieto di utilizzo di cellulari: non possono neppure essere lasciati negli appositi armadietti adiacenti alla ‘Situation Room’. Secondo Cnn, la policy, di cui solo ora è trapelata l’esistenza, è stata attivata a seguito delle rivelazioni fatte da Omarosa Manigault Newman, l’ex collaboratrice di Trump che aveva registrato segretamente il capo di gabinetto John Kelly nella Situation Room mentre la stava licenziando.

Le ultime disposizioni, quindi, prevedono che i membri dello staff non possano più lasciare nemmeno i telefoni cellulari in dotazione negli armadietti all’esterno della Situation Room, per timore che sia possibile registrare stralci di conversazioni top secret. La nuova norma impone che anche i cellulari forniti agli impiegati dalla Casa Bianca siano lasciati negli uffici oppure in armadietti più lontani.

Quello della fuga di notizie sta diventando un problema sempre più serio per il presidente americano. Le tensioni di Trump con i suoi collaboratori si sono ulteriormente inasprite dopo le indiscrezioni raccolte da “Fear”, il libro-inchiesta in uscita oggi di Bob Woodward edito da Simon&Schuster e dall’editoriale anonimo pubblicato dal New York Times e attribuito a un alto funzionario della Casa Bianca. Aneddoti e testimonianze del libro del reporter del caso Watergate – “Fear: Trump in the White House” – hanno fatto infuriare il diretto interessato, che attacca ancora il giornalista collaboratore del Washington Post.

Il libro, largamente anticipato, racconta retroscena e battaglie interne della sede della presidenza Usa, restituendo un ritratto impietoso di un presidente incapace e di una Casa Bianca definita “folle”. In una serie di tweet, Trump si scaglia contro Woodward definendo il suo lavoro una “barzelletta”, una “aggressione” nei suoi confronti basata su fonti anonime.

Il presidente ha poi aggiunto che molte delle persone citate hanno dichiarato che le parole a loro attribuite “sono fiction”. Nei suoi cinguettii infuriati, Trump ha difeso il suo operato e quello della sua amministrazione affermando che i risultati sarebbero già storici. Il Tycoon ha anche minacciando di voler scrivere il suo libro-verità. Staremo a vedere, mentre in molti, in realtà, sostengono che nel libro di Woodward ci siano molte verità.

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