Prosegue senza alcuna sosta la corsa di Donald Trump verso la nomination repubblicana per la corsa alla Casa Bianca: le primarie in Indiana hanno consegnato un vera e propria valanga di voti al magnate newyorkese, costringendo il rivale e senatore texano Ted Cruz ad optare per il ritiro dalla competizione.
Sul fronte democratico invece, Hillary Clinton comincia a soffrire la presa di consensi del rivale socialista Bernie Sanders, che tuttavia non riesce ancora a scalfirne il primato in quanto a numero di delegati.
Ma è chiaro che l’aspetto più interessante delle primarie americane sia proprio quello che vede Donald Trump come il possibile nuovo presidente degli Stati Uniti. Nonostante i suoi modi pittoreschi e le idee da molti definite estreme, il miliardario di New York ha letteralmente conquistato il cuore e la mente dell’elettorato repubblicano.
A dire la verità c’è una minoranza del Partito a cui Trump non piace, ma con la ritirata di Ted Cruz che ha parlato ai suoi elettori di un ‹‹cuore pesante›› e di ‹‹sconfinato ottimismo››, sembra proprio che la destra statunitense sarà costretta a vedere in Donald Trump il suo unico vero e attuale leader.
Il magnate è convinto di vincere le elezioni del prossimo novembre contro l’avversario democratico (probabilmente rappresentato dalla Clinton), e che con la sua vittoria ‹‹l’America tornerà al primo posto››.
Alberto Mengora