Rivoluzione anticipata sul fronte vaccini: già a partire dal prossimo 3 giugno 2021, in anticipo rispetto ai tempi inizialmente previsti, saranno infatti aperte le prenotazioni per le somministrazioni anti-Covid per tutta la popolazione di età superiore ai 16 anni. Addio, quindi, alla divisione per fasce d’età, uno step che era stato fissato per il 10 giugno. La decisione è stata presa dalla struttura commissariale guidata dal responsabile per l’emergenza Coronavirus in Italia, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, e come rivelato dal Fatto Quotidiano sarà formalizzata con una circolare prevista a breve.
Figliuolo ha spiegato che il piano “include anche la classe degli adolescenti, quelli che vanno dai 12 ai 15 anni, per un totale di circa 2,3 milioni di giovani. Dal 3 giugno partirà una lettera alle Regioni e Province autonome con cui si darà la possibilità di aprire le vaccinazioni a tutte le classi seguendo il Piano, utilizzando tutti i punti di somministrazione possibili, anche quelle aziendali”.
Lo stesso Figliuolo ha però inviato subito un messaggio chiaro alle Regioni che hanno fatto richiesta di più dosi di preparati di vaccinoprofilassi: “Le dosi a disposizione saranno 20 milioni e quindi bisogna evitare le rincorse a volerne di più. Grazie al nostro presidente Draghi e all’azione che fa la struttura siamo riusciti ad avere questo. Questo non è tantissimo, ma se pensiamo a due, tre mesi fa credo che nemmeno nelle previsioni più rosee avremmo mai pensato di arrivare a questo risultato”.
Una decisione che arriva in attesa del verdetto dell’Ema sulle vaccinazioni per gli adolescenti. Con tutte le probabilità l’Agenzia europea per i medicinali darà il proprio nulla osta, pronto a essere recepito dall’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) già entro lunedì 31 maggio, come anticipato dal presidente Giorgio Palù.
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