E’ partita ieri in Val di Susa la campagna sanitaria per effettuare i test sierologici per il nuovo coroavirus, ed è già boom di richieste dai residenti e non solo. L’obiettivo è sottoporre a screening tutta la popolazione della zona, o almeno un campione significativo. Nei primi due turni saranno fatti circa 80 test al giorno, ma l’obiettivo degli organizzatori dello screening epidemiologico è arrivare a farne più di 150 e riuscire così a raggiungere la maggior parte dei 14mila abitanti della zona per avere un quadro preciso della diffusione del coronavirus: “Per allestire questo progetto non abbiamo guardato alle etichette, ma abbiamo ricercato competenze. Vorremmo riuscire a realizzare una fotografia del territorio, ma anche a fare informazione e formazione alla cittadinanza – ha spiegato il coordinatore Paolo De Marchis – Un progetto che fa della serietà e della rapidità i suoi capisaldi e abbiamo subito avuto l’appoggio di pubblico, privato e volontariato e che è replicabile anche in altri comuni, purché siano rispettati gli standard”.
“Dopo l’accoglienza, il cittadino verrà intervistato per avere un quadro della sua situazione, dopodiché effettuerà il test – ha spiegato uno degli organizzatori – In attesa dell’esito avrà la possibilità di seguire un percorso educativo su temi sanitari ed infine avrà il risultato dal medico ” . Questo per evitare che in caso di positività sia già andato in giro: “Se il cittadino risulterà positivo al test, verrà immediatamente sottoposto al tampone – assicurano – In accordo con l’istituto Cdc di Torino l’esito certo arriverà dopo solo 24 ore con segnalazione al Sistema Piemonte, grazie all’avvallo dell’Asl”.
Le richieste stanno arrivando anche dal resto della Valsusa e dai villeggianti che in questi giorni hanno raggiunto le montagne piemontesi. Per questo si parte con due fasce orarie, dalle 10 a mezzogiorno e dalle 14.30 alle 16.30, ma in base alle richieste il servizio potrebbe essere anche ampliato.
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