La Valle d’Aosta è stata recentemente avvolta da un’insolita foschia, provocata da polveri fini trasportate dall’aria. Queste particelle sono state rilasciate dagli enormi incendi che continuano a devastare il nord del Canada e, dopo aver attraversato l’Oceano Atlantico, hanno raggiunto l’Europa, offuscando il cielo di diverse regioni, tra cui l’Italia. Martedì 20 agosto, l’Arpa Valle d’Aosta ha segnalato questo fenomeno, rendendo noto che il fumo è visibile in località come Cogne, Plateau Rosa e nella Plaine di Aosta.
Grazie a sofisticati strumenti di monitoraggio, l’Arpa ha confermato che l’arrivo di queste polveri ha avuto un impatto significativo sulla qualità dell’aria. Ad Aosta, le misurazioni hanno rilevato che oltre il 70% delle particelle di PM10 presenti nell’atmosfera derivano dai fumi provenienti dal Canada. Un evento straordinario, che sottolinea la portata globale della crisi ambientale in corso, capace di influenzare la qualità dell’aria a migliaia di chilometri di distanza.
Secondo l’Arpa, la situazione potrebbe persistere nei prossimi giorni, rendendo necessaria una continua sorveglianza. L’ente ha assicurato che continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione del fenomeno e fornirà aggiornamenti regolari sulla qualità dell’aria e sui possibili effetti sulla salute pubblica.