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“Sono figlio di un prete”, e il Vaticano reagisce così. Sorpresa!

Spunta un documento del Vaticano con regole segretissime sui preti con figli. “Posso confermare che queste linee guida esistono”, ha detto al New York Times il portavoce Alessandro Gisotti. “Si tratta di un documento interno”, ha aggiunto, precisando che ai preti padri si chiede di lasciare il sacerdozio “per assumersi la responsabilità di genitore dedicandosi esclusivamente al figlio”. Il Nyt è venuto a conoscenza di queste linee guida da Vincent Doyle, figlio di un prete che ha creato un gruppo di sostegno denominato ‘Coping International’.

Doyle segnala che la sua organizzazione ha 50.000 utenti di 175 diversi Paesi. Doyle ha detto al Nyt di essere venuto a conoscenza di queste linee guida nell’ottobre del 2017 quando gli sono state mostrate dall’arcivescovo Ivan Jurkovic, l’inviato vaticano all’Onu a Ginevra.

“Si viene veramente chiamati ‘figli degli ordinati – ha detto Doyle – sono rimasto scioccato per il fatto che abbiano un’espressione per questo”. La conferma arriva alla vigilia del summit Vaticano sulla protezione dei minori nella Chiesa in calendario dal 21 al 24 febbraio. Una riunione di quattro giorni che prevede relazioni, confronti, video e testimonianze con i presidenti di tutte le conferenze episcopali di ogni parte del mondo.

L’iniziativa dell’incontro in Vaticano assolutamente inedita, fortemente voluta da papa Francesco, vedrà sul tavolo il delicatissimo tema della pedofilia, degli abusi sessuali sui minori. Il work-shop sarà inaugurato dallo stesso Bergoglio che terrà una breve introduzione nel primo giorno di confronto. “Chiediamo si metta in pratica la tolleranza zero: ogni prete colpevole deve essere dimesso dallo stato clericale e anche i vescovi che hanno coperto devono essere espulsi dalla Chiesa”.

Da giovedì dunque sorgerà una “nuova alba”, come è stato sottolineato più volte questa mattina durante la presentazione. Tutte le relazioni, nove in tutto, saranno inoltre trasmesse in diretta streaming sul sito del Vaticano, nel segno della trasparenza, uno dei punti cardine sul quale è incentrato l’incontro. “I vescovi devono assumersi le proprie responsabilità”, ha spiegato in conferenza stampa l’arcivescovo di Chicago, card. Blase Cupich.

“Dobbiamo spezzare questo codice del silenzio”, le parole dell’arcivescovo Malta, mons. Charles Scicluna, da anni in prima linea contro la pedofilia nella Chiesa. Durante la quattro giorni dei lavori, saranno organizzati anche incontri privati con le vittime degli abusi. I video delle loro testimonianze saranno trasmessi anche prima delle relazioni.

 

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