Lo avevano definito come una sorta di spettro del quale si erano perse le tracce. Ora, ecco uscire indiscrezioni a sorpresa sulla sorte di monsignor Georg Gaenswein, da tempo lontano dagli ambienti nei quale si muove papa Francesco. Fino alla pubblicazione, ora, delle notizie lanciate dal giornale tedesco Die Tagepost, secondo il quale Bergoglio avrebbe concesso un congedo a tempo al prefetto della Casa Pontificia. Il segretario privato del Papa emerito rimarrebbe in carica come capo della Prefettura ma sarebbe libero di trascorrere più tempo con Benedetto XVI.
L’assenza di Georg era stata sottolineata anche durante l’udienza generale nell’Aula Paolo VI, così come agli appuntamenti delle scorse settimane. Una conseguenza, secondo il giornale tedesco, del pasticcio editoriale sul libro a quattro mani del cardinale Robert Sarah, prefetto della congregazione del Culto e del Papa Emerito a favore del celibato sacerdotale, che avrebbe causato profonda irritazione a Francesco. Non tanto per il contenuto del libro, quanto perché era era prevedibile che avrebbe avuto l’effetto mediatico mondiale di mettere in contrapposizione in moto brutale e palese i due Papi, Ratzinger e Bergoglio.
Il ruolo di Gaeswein in questa vicenda è ancora poco chiaro, ma in Vaticano viene collegata l’uscita del libro con la sua assenza, come se quest’ultima fosse una conseguenza. E d’altronde è un dato di fatto che Georg non va
quasi più in ufficio e non si vede più alle udienze, e nemmeno dalle parti di Santa Marta. Il reggente che ora si occupa a tempo pieno dell’agenda papale è padre Leonardo Sapienza, un sacerdote che ha servito tre pontefici in quel ruolo e conosce ogni meccanismo curiale, restando fuori dai riflettori.Don Georg era stato già in passato al centro di incomprensioni tra i due pontefici. Era accaduto anche durante il summit sulla pedofilia, quando aveva gestito la pubblicazione su un giornale bavarese di uno scritto del teologo Ratzinger a proposito delle radici della pedofilia nella Chiesa, attribuibili in qualche modo al lassismo del Sessantotto. Georg era stato anche
protagonista di una gaffe durante un convegno, dicendo che al momento esistono due pontefici, uno regnante e l’altro contemplativo. Dimenticando che Ratzinger, quando diede le dimissioni, si impegnò a rispettare una clausura praticamente completa.
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