Una raccolta di firme per sottolineare l’operato errato di papa Bergoglio e definire i suoi atti “sacrileghi e superstiziosi”. I siti conservatori, da sempre ostili alla figura del pontefice, sono tornati alla carica dopo che già lo scorso aprile lo avevano definito “eretico”. L’ennesimo tassello di una campagna contro Francesco che si è rafforzata dopo il Sinodo sull’Amazzonia.
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I cento si rifanno a tesi precedentemente esposte dal cardinale Raymond Leo Burke, fra i cardinali più conservatori del collegio, il vescovo ausiliare di Astana Athanasius Schneider e monsignor Carlo Maria Viganò, l’ex nunzio negli Usa che nell’agosto del 2018 chiedeva le dimissioni del Pontefice per la sua cattiva gestione dei casi di abusi.
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