Sembrava una processione. Tutti al cospetto di Denis Verdini per gli auguri di Natale in carcere. E con quest’aria di crisi di governo c’è subito chi ha pensato a questo via vai come un fatto per nulla casuale. Anche adesso che è recluso a Rebibbia, perché condannato in via definitiva a 6 anni e mezzo per bancarotta, Denis Verdini continua a esercitare il suo potere e la sua influenza sui giochi di palazzo. Come racconta Il Fatto Quotidiano, “nelle ultime settimane sono più di una decina i parlamentari che sono andati a trovarlo in carcere: Matteo Salvini, Matteo Renzi, Luca Lotti e tanti ex compagni di centrodestra: dal ‘re delle cliniche romane’ Antonio Angelucci a Ignazio Larussa e Daniela Santanché, fino a Maurizio Lupi e Renata Polverini”.
Salvini ha la scusante di fare visita al “suocero”, così come gli amici di sempre nel segno della solidarietà. Ma il punto interrogativo è il faccia a faccia con il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi che, secondo quanto riferito da diverse fonti a Il Fatto Quotidiano, ha varcato i cancelli del penitenziario romano proprio mentre tiene sotto scacco il governo Conte minacciandone ogni giorno la caduta. “Chi lo ha incontrato negli ultimi tempi, racconta che Verdini si è fatto crescere una lunga barba bianca. L’ex macellaio di Fivizzano, poi banchiere, editore e politico pluri-imputato, ora ha pure l’aspetto da saggio consigliere”.
Un ruolo che negli anni diversi leader gli hanno assegnato, in primis Berlusconi, poi anche Renzi quando era segretario del Pd e da ultimo Matteo Salvini, fidanzato con la figlia Francesca. “C’è chi mormora che presto le cose potrebbero cambiare, specie se in caso di crisi di governo in Parlamento si trovasse ‘un’altra maggioranza’, come sostiene Renzi da settimane. Ipotesi che Salvini non ha affatto escluso, rimandando le eventuali elezioni anticipate a ‘dopo il Covid’. In tutto questo non è più Verdini a distribuire le carte del gioco, ma da saggio consigliere potrebbe avere più di un suggerimento da dare al viavai di politici che sono spuntati a Rebibbia”.
L’ultimo a incontrarlo è stato proprio Salvini la vigilia di Natale, in una stanza vicino all’infermeria. Come raccontato dal Fatto, il leader della Lega si è accertato delle sue condizioni di salute e i due hanno avuto una breve conversazione. Il giorno prima, il 23 dicembre, la visita istituzionale è toccata ad Angelucci e a Renzi, che più volte ha espresso ai suoi l’intenzione di andarlo a trovare in virtù dell’amicizia che hanno coltivato negli anni. “Il passaggio del leader di Iv a Rebibbia – anticipato da Dagospia – al momento non ha avuto smentite. Così come non è mai stato smentito un presunto pranzo tra Verdini, Salvini e il parlamentare dem Luca Lotti – da sempre vicino a Renzi – avvenuto in un ristorante romano a fine 2019”.
Dietro agli ammiccamenti tra Lega, una fetta del Pd e renziani potrebbe esserci dunque qualcosa di più? Potrebbe esserci proprio Verdini? “Anche Lotti è stato avvistato dalle parti del carcere romano prima di Natale: dal suo staff confermano che il deputato, coinvolto nel caso Consip proprio insieme a Verdini, ha fatto una visita a Rebibbia. Va ricordato che anche in tempi di Covid i parlamentari possono usufruire del proprio status per fare delle ispezioni nei penitenziari, magari gli stessi in cui sono detenuti degli ex colleghi”.
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