Il miracolo della vita. Il miracolo della scienza. Giulia ha solo tre giorni e ha già dovuto lottare per rimanere in vita. Per fortuna ora sta bene, e il merito è di un intervento chirurgico effettuato nel momento esatto del parto, quando la piccola era ancora attaccata alla mamma dal cordone ombelicale. Una cosa straordinaria. Come riportato dal quotidiano L’Arena, a rendere possibile questo piccolo miracolo è stato il lavoro di un team di 25 medici e infermieri dell’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, Verona, che si è allenato a lungo in previsione dell’intervento, per prepararsi ad ogni tipo di imprevisto.
Tutto era stato programmato nei minimi dettagli, con l’idea di indurre il parto lunedì 17, ma le acque della mamma di Giulia si sono rotte in anticipo nella notte tra sabato e domenica scorsi, costringendo l’equipe medica dell’ospedale a effettuare d’urgenza un intervento già di per sé estremamente complesso. La tecnica utilizzata è nota con l’acronimo Eit, “ex utero intrapartum treatment”, e si utilizza in caso di malformazioni fetali con alto rischio di ostruzione delle vie aree. Intervenendo quando il neonato è ancora collegato alla placenta il piccolo riceve invece tutto l’ossigeno di cui ha bisogno dal sangue materno, attraverso il cordone ombelicale, e si può operare senza correre il rischio di danni al cervello causati dalla mancanza di ossigenazione.
Ma nel caso di Giulia fortunatamente tutto è andato come sperato: i medici sono riusciti a rimuovere parte di un tumore di otto centimetri cresciutole sul collo, operandola all’altezza della testa mentre il corpo era ancora all’interno dell’utero materno, permettendo così alla piccola di respirare autonomamente una volta staccata dal cordone ombelicale. Nei prossimi giorni dovrà quindi sottoporsi a un nuovo intervento a Verona per eliminare il resto della massa tumorale, e al momento viene seguita con attenzione dai medici per valutare le sue condizioni.
Solo un decennio fa, comunque, avrebbe avuto pochissime chance di sopravvivere al parto. La chirurgia Exit è infatti un tipo di intervento disponibile solo da pochi anni in Europa e in Italia, e ha già salvato la vita di moltissimi bambini un tempo destinati, purtroppo, a morire nel momento stesso in cui venivano al mondo. Viva Giulia e viva i medici di Verona che l’hanno salvata!
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