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Vertice segreto tra la Russia e gli uomini di Salvini: gli audio rivelano un finanziamento

Dalla Russia un finanziamento di 65 milioni di dollari da far arrivare direttamente alla Lega di Matteo Salvini. Uno stretto collaboratore del vice premier avrebbe tenuto colloqui segreti per trasferire denaro russo proveniente dalle vendite del petrolio nelle casse della Lega. L’inchiesta del sito britannico BuzzFeed News mostra le registrazioni esclusive di quell’incontro, che accendono un faro sul probabile passaggio di soldi dalla Russia all’Italia, per finanziare il Carroccio.

18 ottobre 2018: sei uomini si siedono attorno a un tavolo per un incontro di lavoro per discutere dei piani per la “grande alleanza”. Tra questi faccendieri, tre russi e due italiani, c’è Gianluca Savoini, uomo vicino a Salvini, a lungo assistente del primo ministro sovranista.

Al centro dell’incontro ci sono i termini di un possibile accordo per incanalare segretamente circa 65 milioni di dollari, soldi provenienti dal commercio di petrolio russo, alla Lega di Salvini e alla sua campagna elettorale per le Europee 2019. La registrazione rivela i termini dell’accordo fra le due parti. Sia Italia che Russia erano infatti disposte a nascondere il fatto che il vero beneficiario dell’accordo sarebbe stato il partito di Salvini: una violazione della legge elettorale italiana, che proibisce ai partiti politici di accettare grandi donazioni straniere.

La vicinanza tra i leader di estrema destra europea e il Cremlino non è una novità. “Vogliamo cambiare l’Europa”, aveva affermato Matteo Salvini durante il banchetto del governo per celebrare la visita del presidente russo a Roma la scorsa settimana. “Una nuova Europa deve essere vicina alla Russia come prima, perché vogliamo avere la nostra sovranità”, aveva sottolineato il leader leghista.

Salvini , descritto con entusiasmo dai russi nella registrazione come il “Trump europeo”, non ha partecipato a quella riunione, ma era a Mosca in quel momento. Il giorno precedente ha pronunciato un discorso in cui ha denunciato le sanzioni contro la Russia come “follia economica, sociale e culturale” prima di un incontro con il vice primo ministro russo, Dmitry Kozak, e un membro potente del partito di Putin, Russia Unita, Vladimir Pligin.

Sebbene BuzzFeed News non sia stato in grado di identificare i russi alla riunione del Metropol, il nastro contiene chiari indizi che le figure di alto livello del governo di Mosca erano a conoscenza dei negoziati – compresi quelli con i quali Salvini avrebbe avuto un incontro la sera precedente.

 

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