Proteste e disordini a Memphis dopo la diffusione dei video della polizia che mostrano il pestaggio a morte dell’afroamericano Tyre Nichols.
Cinque agenti hanno pestato a morte Tyre Nichols
“Accidenti, non ho fatto nulla, sto solo cercando di tornare a casa!”, queste le ultime parole di Tyre Nichols, afroamericano di 29 anni. Nella tarda serata del 4 gennaio 2023, cinque agenti afroamericani fermano il giovane per una presunta guida spericolata. Come spesso accade in questi casi, il giovane è preso dal panico e prova a scappare. Nei dieci minuti che seguono, gli agenti muniti di bodycam rincorrono Nichols e gli scaricano addosso quattro colpi di taser.
Tramortito, il giovane si accascia in ginocchio e protesta. A quel punto diventa vittima della furia degli agenti, che lo picchiano fino a renderlo esanime. L’uomo morirà tre giorni dopo per le conseguenze delle lesioni subite. Gli agenti sono stati tutti e cinque licenziati. Su di loro grava un processo per omicidio di secondo grado, aggressione, sequestro, cattiva condotta e abuso.
Il video dell’assassino di Tyre Nichols
Le immagini diffuse ieri sono parte delle prove contro gli agenti e appartengono alle bodycam degli stessi.
Le proteste per l’assassinio di Tyre Nichols negli Usa
La diffusione delle immagini ha rinfocolato le proteste che già si erano verificate al momento dell’aggressione e poi della morte di Tyre Nichols. Migliaia di persone si sono assembrate a New York, a Times Square, causando scontri con le forze dell’ordine e decine di arresti. A Memphis, luogo dell’omicidio, è avvenuta la seconda protesta più grande. Nella città del Tennessee, i manifestanti hanno bloccato l’accesso al ponte dell’Interstate 55, che attraversa il fiume Mississippi in direzione dell’Arkansas.
Migliaia di manifestanti si sono ritrovati in quella che è stata rinominata Black Lives Matters Plaza, nei pressi del noto Lafayette Park, a Washington. A Boston, invece, è stata improvvisata una marcia di protesta su Tremont Street, che ha creato disordini per la viabilità. Ci sono segnalazioni di manifestazioni anche a Sacramento, San Francisco, Atlanta, Asheville, Filadelfia, Providence e Dallas.
Il messaggio di cordoglio di Joe Biden per la morte di Tyre Nichols
Anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è stato colpito dall’accaduto. Il presidente ha definito il fatto come “un altro doloroso promemoria della profonda paura e del trauma, del dolore e dello sfinimento che gli americani di colore sperimentano ogni singolo giorno”.
Biden ha poi condannato le proteste violente, associandosi alla richiesta della famiglia stessa della vittima. “Coloro che cercano giustizia non dovrebbero ricorrere alla violenza o alla distruzione. La violenza non è mai accettabile; è illegale e distruttiva. Mi unisco alla famiglia di Nichols nel chiedere una protesta pacifica”. “Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire che il nostro sistema di giustizia penale sia all’altezza della promessa di giustizia equa e imparziale, parità di trattamento e dignità per tutti. Un cambiamento reale e duraturo arriverà solo se agiamo per evitare che tragedie come questa si ripetano”.
Il presidente, infine, ha rilanciato l’idea di portare a compimento la riforma dei corpi di polizia, il “George Floyd
Justice in Policing Act”. “Quando i repubblicani del Senato hanno bloccato quel disegno di legge, ho firmato un ordine esecutivo che imponeva un uso più rigoroso degli standard sull’uso della forza e disposizioni sulla responsabilità per le forze dell’ordine federali, nonché misure per rafforzare la responsabilità a livello statale e locale”.