Violenza sulle donne e femminicidio. Nella giornata di giovedì 24 novembre il Senato ha approvato all’unanimità l’istituzione di una commissione bicamerale d’inchiesta. Una decisione molto importante per cercare di fronteggiare quella che si presenta come una vera e propria emergenza. Sono già 104 infatti le donne vittime di violenza nel 2022. Più della metà delle quali uccise dal compagno o dall’ex. Ma una scelta simbolica anche quella della data, visto che il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Le indagini della nuova commissione prenderanno il via partendo da quelle già svolte dalla commissione presieduta, negli ultimi quattro anni, dalla senatrice del Pd Valeria Valente, che ha definito la bicamerale appena costituita “un salto di qualità”. Nell’occasione la Valente ha anche illustrato i dati delle analisi raccolti fino a questo momento. Secondo questi numeri, il 63% delle donne uccise durante il biennio 2017-18 non aveva confidato a nessuno della violenza subita. E solo il 15% delle vittime ha deciso di denunciare.
“Le donne uccise avevano ragione quando denunciavano la paura di perdere la vita, ma non sono state ascoltate. – spiega il direttore dell’Istat Linda Laura Sabbadini durante la sua audizione in Senato – Tra la prima denuncia e il femminicidio passano in media due anni e quattro mesi, un tempo in cui si può e si deve intervenire. Invece il tasso di femminicidi è stabile da tanti anni: significa che non riusciamo a intaccarlo”.
Altri numeri possono aiutare a comprendere la gravità della situazione. Nell’84% dei casi l’assassino e la sua vittima hanno la stessa nazionalità e il 57% dei femminicidi avviene in una coppia. Nel 12% dei casi invece l’omicida è l’ex partner della donna. In molti casi l’autore della violenza si toglie a sua volta la vita. Sono 169 i bambini rimasti orfani e buona parte di loro assiste anche alle violenze. Ancora più sconfortanti i dati riguardanti il 2022 dove, su 104 femminicidi, 88 sono avvenuti in ambito familiare.
“Il lavoro di questi anni va rispettato con estrema attenzione – dichiara il premier Giorgia Meloni – Questa è una di quelle materie in cui siamo tutti parte della stessa squadra. È un problema di questa società, che sappiamo essere prevalentemente culturale. Prevenzione, protezione e certezza della pena sono i tre pilastri su cui insistere”. E il presidente del Senato Ignazio La Russa chiosa: “Il problema della violenza è degli uomini, non delle donne”.
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