Fioretta Mari è una nota attrice italiana classe 1942. In oltre 50 anni di carriera ha lavorato al cinema, in teatro e in tv. E ancora oggi insegna alla scuola di Simona Izzo e al Lee Strasberg Institute di New York. Molti però la ricordano per il ruolo di acting coach del programma Amici di Maria De Filippi. Intervistata da Repubblica, la Mari rivela le terribili esperienze di violenza e abusi che ha dovuto affrontare durante la sua lunghissima carriera.
“Sono stata molestata oltre 30 volte. – ammette senza peli sulla lingua Fioretta Mari – Hanno tentato di portarmi a letto nei modi più spaventosi. A volte tutto fila liscio e poi all’improvviso ti saltano addosso e ti trovi ad augurarti di invecchiare perché ti lascino in pace. Ricordo con orrore quando il marito di un’amica mi ha assalita nella loro villa in Sicilia. – racconta l’attrice – Stavamo per fare il bagno quando mi chiese se volevo vedere una foto, dentro casa. Gli dissi di sì: mi ha aggredita con la mia amica che nuotava a pochi metri. Gli ho chiesto se non si vergognasse. Era un importantissimo organizzatore di spettacoli”.
“In quel caso non ho avuto paura. – prosegue l’attrice – L’ho avuta quando un noto regista con cui lavoravo, che oggi non c’è più, mi ha seguita in bagno e ha chiuso la porta a chiave mentre in casa c’era un evento di famiglia. Non avevo via d’uscita e non potevo urlare perché oltre la parete c’erano bambini. Se lo avessi pregato di non toccarmi sarebbe diventato ancora più cattivo, perché è così che ragionano i predatori. Allora gli ho detto una cosa violentissima e si è spaventato. L’indomani mi ha estromessa dalla fiction con una scusa surreale. Avevo il contratto per 11 episodi e ne feci uno. Ma mi pagarono per intero”.
“Non è il solo predatore a essere morto. – rivela la Mari – Anzi, l’unico vivo ha una bella età. Ma non ha senso distruggere oggi figure che nel frattempo hanno fatto la storia di Rai e Mediaset. Non ho denunciato perché non ero la guerriera che sono oggi, avrebbe significato non lavorare più e minacciare la carriera di mio zio (Turi Ferro ndr), che era amico di tutti loro. Senza denunce mi hanno comunque tolto moltissime parti, alcune cucite su di me”.
“Davano per scontato che fossi disponibile. Inoltre io non ero di quelle timidine e rimanevano ancora più di sasso quando li allontanavo. La cosa grave è che invece di prenderla a ridere stracciano i contratti. Posso parlare benissimo di Manfredi, Albertazzi, Lionello, Solenghi. Baudo è l’uomo più per bene che abbia conosciuto, come Tognazzi”, conclude.
Potrebbe interessarti anche: Greta Beccaglia, Cruciani infiamma i social: “Non è violenza sessuale”