Sta facendo il giro del web il video di un soldato russo prigioniero degli ucraini che, durante una conferenza stampa, chiede scusa dei crimini di guerra che l’esercito di Vladimir Putin starebbe compiendo nella loro terra. Le sue dichiarazioni sono ovviamente da prendere con le molle, visto che si tratta sempre di un prigioniero che in qualche modo potrebbe essere stato costretto a comportarsi così. Ma la sua denuncia fa comunque riflettere. Dal canto loro, con questo video di propaganda gli ucraini dimostrano di non essere disposti a mollare di un centimetro nella difesa della patria.
“Ci avevano detto che l’Ucraina era governata dai nazisti. – denuncia il soldato russo – Ci avevano detto che il popolo ucraino aveva bisogno di noi. È tutto falso. Vi chiedo scusa. Avevamo informazioni che andavano in un’unica direzione, non sapevamo quasi nulla. Quando sono arrivato qui, mi sono trovato davanti una donna che piangeva: mi sono vergognato, la gente dell’Ucraina non ci voleva qui. Se qualcuno venisse nella mia terra, reagirei come hanno fatto queste persone”, queste le sue drammatiche dichiarazioni.
Secondo il soldato russo “in patria, le persone non sanno quasi nulla. Arrivano informazioni di un solo tipo, molti non hanno nemmeno internet. Ora cominciano a capire, ci sono le prime manifestazioni. La Russia qui non può vincere. Possiamo invadere un territorio, non possiamo invadere le persone. Non saremmo in grado di controllare questa terra, saremmo isolati: un russo si vergognerebbe di dire che è russo”, si sfoga.
Ai soldati russi che stanno combattendo in Ucraina chiede di “andare a casa”. Mentre agli ucraini ricorda che “molti soldati russi che sono qui non vogliono la guerra, nessuno vuole uccidere. Abbiamo un grande problema, aiutateci a risolverlo. Salvate la vita di chi si arrende. Se li uccidete nessuno tornerà a casa e nessuno potrà raccontare costa sta succedendo veramente”, conclude.
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