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Virginia Raggi: auto di servizio in divieto di sosta. Sui social è subito: “E la Panda di Marino?”

Anche Virginia Raggi ci casca: auto parcheggiata in divieto di sosta. Paparazzata e foto che diventa subito virale mettendo nei guai la sindaca. In principio fu la Panda rossa dell’ex sindaco Ignazio Marino. Ma a quanto pare il dem non è l’unico ad avere il “vizietto” di non rispettare i segnali stradali, specie quelli che vietano di parcheggiare in alcuni tratti di strada. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, è infatti stata beccata da “Non è la radio” a commettere l’infrazione.

La Raggi dopo la visita nella scuola Steineriana “Il giardino dei cedri” di via delle Benedettine, risaliva sull’auto elettrica in dotazione al Comune. Il dettaglio non trascurabile è che quell’auto era rimasta parcheggiata per oltre due ore, proprio sotto un cartello di divieto di fermata.

L’auto era “spenta e senza l’autista all’interno o nelle vicinanze”, assicurano da “Non è la radio”. L’auto era per di più stata lasciata sul marciapiede e davanti ad un cancello con passo carrabile e zona rimozione, ostruendo oltretutto il passaggio dei pedoni, specie quelli disabili o mamme con i passeggini. Neanche a dirlo, per lei nessuna multa.

Un’inosservanza del codice della strada che non è passata inosservata. Specie sui social, dove sono fioccati i commenti ironici e persino nostalgici: “Ve la ricordate la Panda di Marino?”. “Non je ne va bene una. Pora Virgy, non puoi lasciare la Panda in doppia fila che… ah non è una Panda”. “Ma non criticava pesantemente Marino per lo stesso motivo?”.

Insomma, la Raggi scivola sull’ennesima buccia di banana. E il confronto con l’amministrazione precedente, seppure abbastanza tragica, è per i 5Stelle comunque impietoso. La città è allo sbando, la sporcizia invade persino il centro. Le periferie sono in mano ai neofascisti che fanno presidi, gli assessori vengono cambiati o dimessi come paia di calze.

Il presidente del consiglio del comune di Roma è stato arrestato, alcuni fidatissimi della Raggi anche e altri sono indagati. La questione dello stadio della Roma, una popolazione sempre più insofferente per l’assenza di mezzi, la questione immondizia, le scale mobili che si accartocciano, le metropolitane chiuse. Insomma, l’era Raggi a Roma sembra ormai giunta alla fine. Qualora restasse, resterebbe… in divieto di sosta.

 

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