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Virus cinese, “rischio globale è elevato”. Adesso l’Oms lancia l’allarme

“Rischio globale elevato”. Sono queste le parole che ora fanno tremare il mondo. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha corretto la sua valutazione sulla situazione relativa al coronavirus cinese, elevandolo ad “alto” da “moderato” il rischio e ammette che, nei precedenti suoi rapporti, c’è stato un “errore di formulazione”. Nel suo ultimo rapporto, l’organizzazione parla infatti di un “rischio molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale”. E visto l’allarme, in Italia il ministero degli Esteri invita sul proprio sito i viaggiatori ad evitare di andare nella provincia del Hubei vista la diffusione del virus, ma nel frattempo si passa a riunioni concrete, summit per decidere il da farsi.

Al Ministero della Salute intanto c’è stata una nuova riunione della task-force sul coronavirus per fare il quadro della situazione e degli interventi. Tra i presenti, oltre al ministro Roberto Speranza e alle altre autorità coinvolte, anche Ranieri Guerra, vice direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Come riporta Repubblica, “in queste ore prosegue il coordinamento con tutte le istituzioni internazionali competenti in materia per limitare contagi e raccogliere le informazioni utili a gestire il virus. È stata verificata la piena operatività delle procedure di controllo avviate ieri negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Al momento tutti i controlli procedono regolarmente”.

“Tutti i passeggeri dei voli provenienti dalla Cina sono sottoposti a controlli sanitari durante il viaggio e vi è un controllo allo sbarco negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa, in particolare con degli scanner termografici”, ha detto il ministro Speranza, precisando che “ove vi sia un caso sospetto a bordo, viene attivata l’assistenza sanitaria per una eventuale quarantena” e che “vi è un monitoraggio di tutti i passeggeri” nei giorni successivo all’arrivo in Italia. Il ministro ha inoltre ricordato che per gli organismi internazionali l’Italia è stato uno dei paesi che ha attivato “uno degli approcci più protettivi”.

Non solo. “Sono in contatto costante con la commissaria europea alla Salute e con i colleghi europei in attesa di un prossimo confronto, che ho proposto in un colloquio con il ministro della Salute croato, paese che ha la presidenza di turno”, ha detto il ministro della Salute in Commissione Affari Sociali della Camera. “In questo momento per il virus cinese non abbiamo un vaccino, non abbiamo una terapia ma abbiamo una cosa che non è da poco: possiamo fare la diagnosi della malattia. L’unica cosa oggi che può difenderci veramente è la quarantena, non c’è altro modo. Se mi avessero detto qualche mese fa se questa situazione era prevedibile, avrei detto di no e che poteva accadere solo in un film”, ha detto il virologo Roberto Burioni.

La Farnesina consiglia, prima di tutto, di tenersi regolarmente informati sulla situazione, consultando Viaggiare Sicuri, il sito web dell’Unità di Crisi e il sito dell’OMS. Si suggerisce poi di seguire le precauzioni suggerite dall’OMS: lavarsi le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi; indossare mascherine nei luoghi pubblici affollati; in caso di raffreddore e tosse, coprirsi naso e bocca utilizzando fazzoletti; arieggiare spesso i luoghi chiusi. Si è tenuta anche una sessione di formazione per una nuova equipe di medici e personale sanitario che rafforzerà ulteriormente i controlli negli aeroporti e che integrerà lo staff della sala operativa del numero verde 1500 attivo 24 ore su 24. Chi volesse, per i prossimi giorni dare la propria disponibilità nel caso in cui le esigenze di personale aumentassero, può scrivere alla casella di posta elettronica [email protected]

 

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