È a tutti gli effetti quella che si può definire una proposta choc. E viene avanzata dalla Lega nel Comune di Viterbo. Per Vittorio Galati, consigliere comunale in quota Salvini ed ex assessore, occorrono misure drastiche per arginare il coronavirus. Le sue parole sono state raccolte dal quotidiano locale Tusciaweb: “In troppi usano sotterfugi per uscire di casa. Sarebbe il caso che il governo valutasse se non sia il caso di dichiarare lo stato di guerra e farla finita con misure blande che non hanno portato ad alcun risultato. Anzi, la situazione peggiora ogni giorno di più”. Galati è convinto della scarsa efficacia.
“Le misure deliberate dal governo per combattere l’emergenza della pandemia da Coronavirus si stanno dimostrando inefficaci, in quanto i contagi non sono diminuiti ma aumentati. Siamo il primo paese al mondo con più decessi. Il problema reale è che in tanti, troppi, raggirando il decreto del governo continuano a uscire con sotterfugi del tipo vado a fare la spesa, oppure vado in farmacia, oppure porto il cane a fare i bisogni. A mio modo di vedere, sarebbe il caso che il governo valutasse di dichiarare lo stato di guerra”.
Poi le parole che hanno fatto drizzare le antenne a mezza Italia, visto che la sua “proposta” ha subito corso veloce sui social: “È arrivata l’ora di far stare sul serio tutti a casa – continua Galati – e nessuno, dico nessuno, deve uscire nemmeno per fare la spesa. Si potrebbe creare una task force di militari opportunamente equipaggiati con i dovuti sistemi di sicurezza, istituendo un numero verde che chiunque può chiamare per qualsiasi evenienza, perché no, anche per la spesa”.
Poi conclude: “Solo così si diminuirebbero drasticamente i contagi. Pertanto, chiedo ai parlamentari e al prefetto di valutare se non è il caso di farsi promotori della proposta a livello centrale”. Nel giro di cinque minuti sono insorte le opposizioni e la popolazione – tutta – sui social. Giacomo Barelli, consigliere comunale di Viterbo e capogruppo di Forza Civica, scrive allo stesso quotidiano per replicare: “Assistiamo a scellerate quanto inaccettabili dichiarazioni di organi istituzionali, sindaci e consiglieri, dal tono vagamente autoritario ma tecnicamente eversive poiché incitano ed auspicano ad attentare all’ordine costituzionale. L’autorità giudiziaria non potrà esimersi dal procedere con l’apertura di un fascicolo, visto che in questo paese vige ancora il principio della obbligatorietà dell’azione penale”.
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