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Patrick Zaki in Italia, ma Vittorio Feltri lo gela: “Un bulletto che deve sparire dalla circolazione”

Grandi festeggiamenti per l’arrivo di Patrick Zaki in Italia dopo la grazia ricevuta dal presidente egiziano Al Sisi. L’attivista per i diritti umani si è recato subito all’Università di Bologna dove ha ricevuto la pergamena di laurea presso il rettorato. Zaki nel suo discorso ha ricordato Giulio Regeni e chiesto giustizia per il ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016. Ma non tutti si uniscono al coro di giubilo per la sua liberazione. È il caso del giornalista Vittorio Feltri che come al solito ci va giù pesante. Anzi, pesantissimo.
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Patrick Zaki Vittorio Feltri

Vittorio Feltri fa a pezzi Patrick Zaki

“Io Zaki lo avrei lasciato marcire in Egitto. Così avrebbe imparato cosa è la gratitudine”. Inizia così su Twitter l’attacco a testa bassa di Vittorio Feltri contro Patrick Zaki, dopo che l’attivista egiziano appena liberato ha rifiutato di tornare in Italia con un volo di Stato. Non voleva stringere la mano al premier di destra Giorgia Meloni, si dice. Ma l’affondo di Feltri prosegue anche su Libero.

“A me il celebratissimo Patrick Zaki, un signore di professione studente, che in Egitto ha assaggiato la galera per aver scritto delle puttanate sul Paese che lo ospitava, non è mai stato simpatico. – scrive Vittorio Feltri su Libero – In Italia per anni si è parlato di lui come fosse un martire della libertà, quando invece a me sembrava un bulletto capace di tutto e buono a nulla. Nonostante questa mia opinione, ovviamente discutibile, allorché ho appreso che Giorgia Meloni era riuscita, grazie a lunghe trattative con i capoccioni del Cairo, a ottenere la sua liberazione dei ceppi nonché il suo ritorno a Bologna, ho provato non solo sollievo, dato che sono contrario al fatto che un individuo, benché sprovveduto, finisca dietro le sbarre soltanto perché si esprime contro le idee malsane di un regime. Confesso: la sua liberazione mi ha favorevolmente emozionato. In casa con mia moglie abbiamo addirittura brindato”.

“Ora invece, avendo constatato il cattivo comportamento del giovanotto in questione, mi sono ricreduto e non gioisco affatto della sua riconquista del diritto a rientrare in Italia. – affonda ancora il colpo contro Patrick Zaki – Gli fa schifo stringere la mano alla Meloni come a me fa schifo lui. La Meloni è una grande donna mentre questo ragazzotto è un piccolo individuo che non merita rispetto e neppure la minima considerazione. Essendo tale è pronto per entrare con le carte in regola nel Pd. Egli in ogni caso non andrà lontano, perché politicamente e umanamente è un nano. Gli auguro di sparire dalla circolazione. Non merita altro”, conclude Vittorio Feltri.
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