L’aeroporto per la maggior parte delle persone è solo un punto di passaggio, ma per Wei Jianguo è diventato il posto da chiamare “casa”. Uomo cinese di di 60 anni, Jianguo si è avventurato all’Aeroporto Internazionale di Pechino Capitale 14 anni fa, ma da li però non è mai più andato via. La sua è la storia di una persona che si è adattata a vivere in un “non luogo” ricevendo in cambio il dono più grande: la libertà. Come ha riportato il quotidiano la Repubblica, Jianguo ha raccontato di essere andato via di casa perché la sua famiglia non gli permetteva di continuare a bere e fumare. “Non posso tornare a casa perché lì non ho libertà – ha spiegato l’uomo al China Daily -. La mia famiglia mi ha detto che se volevo rimanere, dovevo smettere di fumare e di bere. Se non potevo farlo, dovevo dare loro tutta la mia indennità governativa mensile di 1.000 yuan. Ma poi come avrei comprato le sigarette e l’alcol?”. E così Jianguo ha trovato una nuova vita nell’aeroporto di Pechino, e da lì non è più andato via.
Jianguo ha anche deciso di rinunciare a cercare lavoro dopo essere stato licenziato a 40 anni e aver faticato a mantenere un nuovo lavoro perché troppo vecchio. A causa della sua scelta di vita, l’uomo è spesso soggetto a sgomberi della polizia e della sicurezza che lo riportano a casa sua a Wangjing. Tuttavia, trova sempre la strada del ritorno. “Vengo espulso, mi nascondo e poi torno, proprio come ai vecchi tempi. Almeno ho la mia libertà all’aeroporto”, ha affermato Jianguo.
Jianguo però non è la persona che sta vivendo più a lungo in un aeroporto. Il turco Bayram Tepeli si è infatti trasferito all’aeroporto Ataturk nel 1991 per motivi simili a quelli di Wei e ha vissuto lì per 27 anni prima che l’aeroporto chiudesse nel 2019. Ora ha cambiato “casa” in quanto vive nell’aeroporto Sabiha Gokcen. Secondo il Daily Sabah, Tepeli ha lasciato la sua città natale a Gemlik a causa di problemi familiari, prima di volare a Istanbul per trovare lavoro. A quel punto ha cercato di trovare un nuovo impiego all’aeroporto dopo aver seguito le indicazioni del suo capo. Qui ha lavorato per un breve periodo e da allora ha sempre vissuto nel gate. Ha raccontato: “Il mio ex capo mi disse un giorno che mi aveva trovato un lavoro dove non avrei più avuto bisogno di trovare un posto dove stare. Così sono venuto qui”. Dopo aver sofferto di problemi di salute, è stato costretto a lasciare il lavoro all’aeroporto. Non appena rimessosi in sesto, ha deciso di tornare al terminal e ricominciare la sua vita di tutti i giorni.
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