Vladimir Putin incontra Xi Jinping al Cremlino e l’Occidente trema. La visita ufficiale del presidente cinese a Mosca potrebbe infatti sancire un’alleanza con la Russia che potrebbe rivelarsi un grosso problema per gli Stati Uniti e i suoi alleati. Solo pochi giorni fa il governo comunista di Pechino si era proposto come possibile mediatore nel conflitto scoppiato in Ucraina. Ma il piano di pace cinese è stato rispedito al mittente dalla diplomazia occidentale. Ora Putin e Xi ci riprovano ad avvicinarsi. E la reazione americana è durissima.
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Vladimir Putin incontra Xi Jinping
“Sono convinto che sotto la sua dirigenza la Cina farà ulteriori passi nel suo sviluppo e raggiungerà gli obiettivi posti. – sono queste le prime parole pronunciate da Vladimir Putin di fronte al suo ospite Xi Jinping – È simbolico che 10 anni fa ci siamo incontrati qui come prima visita in veste di capo di Stato cinese. Da allora ci sono stati sostanziali passi avanti nello sviluppo delle nostre relazioni. Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina”, aggiunge il presidente della Russia.
Da parte sua, Xi Jinping non si mostra meno cordiale. “Putin è un caro amico. I nostri Paesi devono avere stretti rapporti”, si permette di esclamare il presidente cinese per tutta risposta. In occasione della sua visita a Mosca, tra i souvenir in vendita nel centro nella capitale russa è comparsa anche la tradizionale matrioska, con l’immagine del presidente cinese in visita ufficiale.
Ma l’incontro tra Vladimir Putin e Xi Jinping non fa dormire sonni tranquilli a Washington e dintorni. “Un cessate il fuoco chiesto in questo momento non farebbe altro che ratificare la conquista della Russia e dare a Putin più tempo per equipaggiarsi, riqualificarsi e riavviare le operazioni in un momento e in un luogo a sua scelta”, avverte John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa. Secondo il diplomatico a stelle e strisce, gli Stati Uniti “rifiuterebbero qualsiasi richiesta di cessate il fuoco che esca dall’incontro”. Kirby ribadisce anche che “non sarebbe nell’interesse della Cina fornire armi all’Ucraina”.
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