Un video di sette minuti pubblicato sui social del Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo sullo schermo. Parole e concetti per dettare, di nuovo, la linea del partito. Un partito allo sbando, diviso tra tante correnti e in due grandi blocchi: quelli che dicono sì al governo Draghi e quelli che dicono No. Ma, soprattutto, la questione del voto online sulla piattaforma Rousseau. Era previsto tra il 10 e l’11 febbraio. Un voto cruciale, per decidere se il Movimento 5 Stelle avrebbe accettato di entrare nella maggioranza a sostegno del premier incaricato Mario Draghi. Poi i dubbi, le fronde interne e il fuoco amico. E così Grillo, nel suo video, ha annunciato che il voto verrà rimandato.
“Vi chiedo di avere pazienza. Aspettiamo questa persona. Aspettiamo che abbia le idee chiare”, dice lui, a proposito di Draghi. Con fare televisivo, prende l’annuncio del rinvio alla larga. Rievoca quelli che erano i temi cari al M5S, dall’ambiente alla necessità di creare un nuovo ministero dedicato alla transizione ecologica. Poi il commento sull’incontro con Draghi: “Mi sono trovato davanti un grillino. Abbiamo parlato di reddito di cittadinanza e lui è d’accordo. È una persona che mi chiama ‘elevato’. Ha anche il senso dell’umorismo, non pensavo. Io mi aspettavo il banchiere di Dio, invece è un grillino. Mi ha detto: io vorrei iscrivermi, ho visto Conte che ha fatto il banchetto. Al che io gli ho replicato: allora facciamo il Meetup, lei va in giro a fare volantinaggio, si iscrive, mi porta la fedina penale e speriamo che vada bene”.
Stando a quanto riportato da Grillo, Draghi avrebbe garantito che il reddito di cittadinanza “ci vuole per combattere la pandemia”, e ha assicurato che il punto di partenza del Recovery plan sarà il documento elaborato dalla precedente maggioranza e ha messo in cima alle priorità l’ambiente. “Io gli ho proposto una cosa che succede in tutto il mondo. Il super-ministero della transizione ecologico-sostenibile”, ha spiegato Grillo. “Dove la finanza, l’energia e l’ambiente convergono in un settore in cui ci saranno magari due o tre persone di grosso spessore che filtreranno tutti gli investimenti futuri di questo Paese”.
Ma c’è una condizione da rispettare per il nuovo governo: “Non deve entrarci la Lega perché non ha mai capito niente di ambiente. Lui mi ha risposto: non lo so, vediamo”. Un nodo che non è ancora stato sciolto e che richiede tempo, così come servirà altro tempo a Draghi per concludere le consultazioni ed elaborare una sintesi. “Aspettiamo lui che abbia le idee chiare, perché lui dirà cosa vuol fare”. Da qui, conclude Grillo, la richiesta di “avere pazienza” e di rinviare il voto degli iscritti su Rousseau.
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