Importanti novità in arrivo per tutti gli utenti WhatsApp. A partire dal prossimo 11 aprile, infatti, saranno aggiornati i Termini di Servizio e l’Informativa sulla Privacy, così da andare incontro alle richieste dell’Unione Europea. L’azienda si è infatti adeguata ai princìpi del Digital Markets Act e del Digital Services Act, che regolamentano le cosiddette piattaforme gatekeeper. Anche se non sono ancora arrivate notizie ufficiali, è probabile che gli utenti di vecchia data riceveranno presto una notifica informativa, mentre chi si è iscritto alla popolare app di messaggistica dopo il 15 febbraio 2024 ha già accettato tutto. Visti i dettami del DMA e del DSA, le novità vanno soprattutto in direzione di una maggiore uniformità del servizio su tutto il territorio europeo e di una maggiore apertura. Ma cosa cambia di preciso? Presto detto.
Innanzitutto, l’età minima per usare WhatsApp scenderà a 13 anni in tutti i Paesi dell’Ue, in linea con gli Stati Uniti. In Italia, fino a oggi, la soglia era fissata a 16 anni: “Questo aggiornamento garantirà requisiti sull’età minima coerenti a livello globale per WhatsApp”, hanno spiegato dall’azienda. Inoltre, a partire dall’11 aprile inizierà un processo di adeguamento che porterà gli utenti a poter ricevere anche messaggi da chi non usa WhatsApp, chattando quindi con altre app. Si potrà fare, però, soltanto nei prossimi mesi.
Al momento, infatti, tutto resterà invariato. In futuro, invece, la rivoluzione dovrebbe prendere definitivamente piede, salvo ulteriori colpi di scena: ci sarà una specifica voce di menù all’interno delle Impostazioni dedicata alle Chat di Terze parti, che potranno essere attivate o disattivate, e anche un elenco di app da cui si potranno accettare messaggi. Elenco che al momento sarà ovviamente vuoto. Fra le altre novità, anche se di minore impatto sull’utente finale, ci saranno anche “modifiche ai nostri meccanismi di trasferimento dei dati internazionali”, perché “per gli utenti della regione europea ci baseremo sul nuovo EU-US Data Privacy Framework”, cosa che dovrebbe proteggere meglio chi usa l’app da eventuali occhi indiscreti.